Il professor Giuseppe Maria Ettorre (Direttore del Dipartimento Interaziendale Trapianti – Polo Ospedaliero Interaziendale Trapianti – Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini – INMI Lazzaro Spallanzani di Roma) spiega le modalità di intervento pre-trapianto utili a preparare il paziente.
Il professor Alfonso Wolfango Avolio (Unità Operativa Semplice “Trapiantologia Epatica” – Università Cattolica Policlinico “A. Gemelli”) spiega cosa prevede la cosiddetta “Legge Gelli” e quale sia stato il lavoro della Società Italiana Trapianti.
Il professor Andrea De Gasperi (Direttore Anestesia e Rianimazione 2 Ospedale Niguarda, Milano – Coordinatore Scientifico del Niguarda Transplant Center) spiega perché gli specialisti sono sempre molto attenti nella valutazione cardiologica di un paziente che affronta il trapianto di fegato.
Rita Cuna – Presidente AITF (Associazione Italiana Trapiantati di Fegato), Delegazione di Bari – parla delle possibilità di trapianto nella regione Puglia.
Il professor Giuseppe Maria Ettorre (Direttore del Dipartimento Interaziendale Trapianti – Polo Ospedaliero Interaziendale Trapianti – Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini – INMI Lazzaro Spallanzani di Roma) spiega il valore della chirurgia mininvasiva su pazienti con epatocarcinoma.
Il dottor Fausto Zamboni (Responsabile S.C. Chirurgia generale, Centro trapianto fegato – Azienda ospedaliera Brotzu, Cagliari) spiega perché lo specialista del futuro è un chirurgo a 360 gradi.
Il professor Renato Romagnoli – Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Chirurgia 2U, Centro Trapianto Fegato AOU Città della Salute e della Scienza di Torino – spiega perché oggi il trapianto d’organo è una procedura un po’ meno eccezionale.
Il professor Alfonso Wolfango Avolio (Unità Operativa Semplice “Trapiantologia Epatica” – Università Cattolica Policlinico “A. Gemelli”) parla della preparazione del potenziale candidato al trapianto di fegato.
Il professor Alfredo Marzano (Divisione di Gastro-Epatologia, Azienda della Salute e della Scienza, Ospedale S. Giovanni Battista di Torino) spiega come la lista di attesa rappresenti il bilanciamento tra limitatezza di risorse e grande numero di potenziali riceventi.
Il professor Alfredo Marzano (Divisione di Gastro-Epatologia, Azienda della Salute e della Scienza, Ospedale S. Giovanni Battista di Torino) spiega quali siano e perché esistano i limiti di età al trapianto di fegato.
La dottoressa Anna Giannotta, Coordinamento infermieristico del Centro trapianti di fegato – Policlinico di Bari, parla del rapporto diretto con il paziente e la sua famiglia.
Il professor Andrea De Gasperi (Direttore Anestesia e Rianimazione 2 Ospedale Niguarda, Milano – Coordinatore Scientifico del Niguarda Transplant Center) spiega le fasi del trapianto di fegato e quanto sia importante la continuità di lavoro tra gli specialisti coinvolti.
Il dottor Antonio Schena – Dipartimento dell’Emergenza e Trapianti d’Organo (DETO), Unità Operativa di Nefrologia, Università di Bari – parla della lista d’attesa nel trapianto di fegato.
Conoscere i risultati di rilievo legati al trapianto di fegato. Ma allo stesso tempo avere la chiara percezione dei rischi connessi ad un intervento chirurgico di grande delicatezza. È il professor Luca Belli, Direttore U.O.C. di Patologia e Gastroenterologia dell’Ospedale Niguarda di Milano a tracciare il punto della situazione.
La professoressa Patrizia Burra – Responsabile UOSD Trapianto multiviscerale, Azienda ospedaliera – Università di Padova – illustra le problematiche legate alla formazione dei giovani specialisti di trapianto di fegato.
I malati che “sfuggono” all’indagine medica. Un tema molto importante quando si affronta il percorso dedicato al trapianto di fegato. La professoressa Maria Francesca Donato – Fondazione IRCCS Cà Granda, Ospedale Maggiore Policlinico (Milano) ne delinea le caratteristiche.
Il professor Luciano De Carlis (Direttore del Dipartimento chirurgico polispecialistico Ospedale Niguarda, professore in chirurgia presso l’Università di Milano Bicocca) spiega le tecniche usate oggi per tenere l’epatocarcinoma sotto controllo nella fase pre-operatoria e preparare così il paziente al trapianto.
Il dottor Gianni Biancofiore (Direttore della Sezione dipartimentale “Anestesia e rianimazione nel trapianto di fegato” dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana) spiega cosa si può fare per migliorare la “fragilità” di un paziente.
Quali sono le patologie che conducono al trapianto di fegato? Cosa sta cambiando nelle conoscenze degli specialisti? A queste domande risponde la professoressa Maria Francesca Donato, Fondazione IRCCS Cà Granda, Ospedale Policlinico di Milano.
La professoressa Maria Francesca Donato, Responsabile U.O.S. Epatologia del Trapianto – Divisione di Gastroenterologia ed Epatologia Fondazione IRCCS Cà Granda, Ospedale Maggiore Policlinico (Milano) introduce il tema relativo al ruolo dell’epatologo.