Focus 30 Settembre 2021

Bologna, due trapianti di fegato nella maratona del Sant’Orsola

Un’impennata delle donazioni di organi e una maratona di nove interventi in 24 ore. È quanto successo nei giorni scorsi al Policlinico Sant’Orsola di Bologna dove, tra gli altri, sono stati effettuati anche due trapianti di fegato.

Sono stati 123, per la precisione, i professionisti impiegati (11 le equipe che hanno lavorato in contemporanea) per riuscire nell’impresa di garantire, a ognuno dei pazienti che lo attendevano, un organo nuovo. Nelle stesse 24 ore, anche due complicati interventi cardiochirurgici in emergenza di dissezione dell’aorta. Quattro trapianti di rene, due di cuore e uno di polmone hanno completato la maratona. Questo tipo di risultati non sarebbe possibile se non ci fosse a monte il gesto di grande generosità e solidarietà dei donatori e dei loro familiari. Un’attitudine, quella alla donazione, per la quale gli emiliano-romagnoli si sono sempre distinti, ma che in questo ultimo periodo ha visto un ulteriore impulso: nella regione, infatti, viene fornito l’assenso alla donazione nel 79% dei casi, contro il 70% della media nazionale.

Quando il Centro Riferimento Trapianti segnala la disponibilità di un organo la complessa macchina dei trapianti si mette in moto. Squadre composte da tre chirurghi si muovono per andare a verificare che l’organo segnalato abbia le caratteristiche adatte ad essere impiantato sui riceventi. I pazienti in attesa vengono allertati e da qualunque parte di Italia provengano arrivano in sala operatoria grazie alla collaborazione di Centro Nazionale Trapianti, 118, Protezione Civile, Forze Armate.

L’attività di trapianto ha superato quella pre-Covid. In Italia sono pochi i centri in grado di mobilitare contemporaneamente un numero di equipe così considerevole. Ad oggi, facendo un raffronto con lo stesso periodo dello scorso anno, sono stati 210 gli interventi effettuati, di cui 80 trapianti di fegato: nel 2020 erano stati 147.