Focus 07 Settembre 2022

Campione di pallavolo dopo il trapianto di fegato: la storia di Roberto

Diventare un campione di pallavolo dopo il trapianto di fegato? Si può. È questa la lezione che arriva da Oxford dove, nei giorni scorsi, si sono chiusi gli European transplant and dialysis games 2022, la manifestazione dedicata ai pazienti-atleti di ogni Paese europeo. Protagonista di questa storia è Roberto Zausio che ha vinto la medaglia d’oro insieme ai suoi compagni di squadra della Transplant Sport Italia.

Originario di Busto Arsizio, in provincia di Varese, la vita dell’oggi 52enne rischia di cambiare radicalmente nel febbraio 2011, quando al mattino scopre di avere il viso giallo per via dell’ittero: gli immediati esame del sangue permettono di riscontrare livelli elevatissimi di transaminasi e bilirubina. La diagnosi dice “cirrosi epatica criptogenetica”, una condizione di origine e modalità non chiare nemmeno oggi, a oltre 10 anni di distanza. Una storia particolare quella di Roberto, trapiantato per una malattia ancora non conosciuta, tanto è vero che, come racconta lui stesso al sito varesenoi.it, “dopo il trapianto hanno portato parte del mio fegato a Pittsburgh dove c’è un centro internazionale per le malattie rare”. Ma facciamo un passo indietro.

All’inizio di questo percorso Roberto ha 40 anni e lavora nell’azienda tessile di famiglia con i due fratelli: “Per me è stato uno shock, anche perché all’epoca i miei figli erano piccoli. Ho smesso di fare sport, sono stato ricoverato più volte, prima a Legnano e poi al Niguarda di Milano”. Ma la situazione non migliora, tanto da venire inserito in lista per il trapianto. La svolta arriva nel novembre dello stesso anno quando c’è la disponibilità di un nuovo organo.

La pallavolo è sempre stata parte integrante della sua vita fin da bambino e, dopo l’intervento, interviene nelle scuole del territorio per sensibilizzare i giovani sulla donazione degli organi perché, dice, “il trapianto è vita”. Con il Club Volley della Transplant sport Italia ha tagliato un risultato straordinario, ma gli impegni sportivi futuri sono già alle porte: il prossimo anno i mondiali in Australia e tra due gli europei in Germania. Per il momento un messaggio di speranza a tante persone è riuscito a mandarlo: diventare campione di pallavolo dopo il trapianto di fegato è possibile.