Focus 27 Settembre 2021

Con DigitalAIDO dire sì alla donazione degli organi è più facile

Iscriversi all’AIDO e manifestare il proprio consenso alla donazione degli organi è ancora più semplice. In occasione della “Giornata nazionale del SÌ”, infatti, l’associazione ha presentato il progetto DigitalAIDO che consente a tutti di compiere questa scelta solidale attraverso lo SPID (il Sistema pubblico di identità digitale). Questa nuova modalità è stata lanciata insieme al nuovo sito dell’associazione e all’App AIDO, disponibile gratuitamente sia per i dispositivi Apple che Android.

«La digitalizzazione del consenso alla donazione degli organi rappresenta una rivoluzione copernicana – ha detto la presidente Nazionale di AIDO, Flavia Petrin – è uno dei progetti più grandi nella storia cinquantennale dell’Associazione, sicuramente il più importante degli ultimi anni. AIDO si rende capofila della digitalizzazione del Terzo Settore, dando un nuovo significato a SPID e alla firma digitale, che diventano strumenti a servizio non più solo del singolo cittadino, ma della collettività tutta, a tutela di quel diritto alla salute che passa anche attraverso la donazione di organi, tessuti e cellule. AIDO ha saputo raccogliere la sfida della digitalizzazione, lanciata dalla pandemia, con la forza che proviene dai più deboli: gli oltre 8.000 pazienti in lista d’attesa per il trapianto, ai quali da sempre guardiamo come nostro primo fine».

Nel corso della conferenza stampa tenutasi al Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo, anche il ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, Vittorio Colao, ha voluto portare i propri saluti ed esprimere l’apprezzamento per questa iniziativa: «DigitalAIDO è un progetto molto importante per il suo valore etico, per l’importanza della promozione della cultura della donazione di organi, ma anche per me che sono tesserato da quando avevo 14 o 15 anni. La digitalizzazione della memoria di quel tesserino per tanti anni conservato nel mio portafoglio è un segno di continuità, ma anche di modernizzazione. Credo che poter esprimere la propria volontà alla donazione tramite SPID sia una nuova opportunità. Gli italiani stanno aderendo sempre di più alla digitalizzazione, sono oltre 24 milioni le identità digitali attive in Italia (il numero aumenterà). SPID non deve essere solo accesso ai servizi di pubblica amministrazione, ma anche integrazione nella vita sociale del Paese e AIDO rappresenta uno dei pilastri più importanti di questo obiettivo e di quello che l’Italia vuole essere».

Entusiasta del progetto, il direttore del Centro nazionale trapianti, Massimo Cardillo: «È stata AIDO, 50 anni fa, a far nascere la cultura della donazione in Italia ed è di nuovo AIDO a inaugurare la prima modalità digitale di espressione della volontà di donare gli organi. Questa iniziativa è la testimonianza tangibile di quanto sia ancora prezioso il contributo dell’associazione e di quanto sia essenziale che le istituzioni, nel nostro caso il CNT e il Servizio Sanitario Nazionale, coltivino costantemente un’alleanza virtuosa con il mondo del volontariato. Se il sistema trapiantologico italiano si è affermato nel tempo come un’eccellenza internazionale è anche grazie al lavoro comune di professionisti e cittadini comuni, che insieme, fianco a fianco, continuano a testimoniare che il trapianto è vita e che la donazione degli organi e di tessuti e cellule è un valore tra i più alti della società contemporanea».