Focus 27 Maggio 2020

Donazioni e interventi chirurgici tornano a salire
Il report pubblicato dal Centro nazionale trapianti

Donazioni di organi e trapianti sono in ripresa. Lo stabilisce il report pubblicato dal Centro nazionale trapianti secondo cui, per la terza settimana di fila, viene confermata la tendenza positiva che, addirittura, riporterebbe l’attività ai livelli pre-emergenza Covid-19.

Sono stati 28 i donatori e 72 gli interventi chirurgici effettuati alla data del 17 maggio: numeri che spiegano come l’impatto della pandemia sul nostro sistema trapiantologico sia stato ampiamente contenuto. In confronto allo stesso periodo del 2019, il calo dei donatori è stato pari solo al 4,8%, mentre quello del numero di trapianti all’1,5%. Una medaglia che l’Italia si mette sul petto a differenza di quanto avvenuto in altri Paesi, come ad esempio Stati Uniti, Spagna e Francia dove il calo dell’attività è stato, rispettivamente, del 51,1%, 75,1% e 90,6%.

Positivi sono anche i dati relativi allo studio che il Cnt e la Task force istituita dall’ISS hanno avviato sulle infezioni da Covid-19 tra i pazienti in lista d’attesa e quelli già trapiantati: nel quadro disegnato lo scorso 22 marzo, i pazienti positivi in lista d’attesa erano 73 (lo 0,86% degli oltre 8.600), di cui solo 8 deceduti. L’indagine aveva come obiettivo quello di valutare l’impatto della pandemia sull’attività trapiantologica e individuare gli strumenti necessari per una gestione più adatta delle terapie immunosoppressive. L’incidenza risulta ancora bassa tra i pazienti con trapianto funzionante: i positivi riscontrati tra il 21 febbraio e il 22 marzo erano 173 (0,39% del totale), di cui 53 deceduti (0,12%) di età media pari a 67 anni.

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