Focus 17 Dicembre 2021

Fibrinogeno alto, come comportarsi durante la gravidanza

Si chiama fibrinogeno. È una proteina sintetizzata nel fegato di cui si controllano i valori per verificare il livello di coagulazione del sangue. Nei fatti impedisce il sanguinamento perché crea una vera e propria “rete” che, insieme alle piastrine, forma il coagulo.

Tuttavia, molto spesso i suoi valori possono risultare elevati durante la gravidanza proprio per evitare rischi per la madre e il bambino. Effettuare questo esame è una delle prassi da seguire durante i canonici nove mesi, ma serve anche per monitorare lo stato della placenta: durante la gestazione, il livello normale oscilla tra i 200 e i 400 mg/dl. Occorre però ricordare che questa condizione è comunque soggettiva, quindi è possibile imbattersi in pazienti nelle quali venga considerato normale un valore che raggiunga anche i 700 mg/dl. Sopra a questa soglia si parla di fibrinogeno alto che vede come causa più comune il peso, ma spesso può verificarsi anche a seguito di malattie infiammatorie, epatiti e patologie cardiovascolari.

La sintomatologia è praticamente assente, motivo per cui è bene effettuare degli esami di routine, così come non esistono farmaci in grado di mantenere il fibrinogeno a livelli normali: come molte forme che riguardano il fegato, seguire uno stile di vita regolare e buone abitudini a tavola è la maniera migliore per evitare brutte sorprese. Ecco perché è importante bere molto, evitare di fumare, assumere cibi poveri di grassi e, compatibilmente con la gravidanza, fare movimento.