Focus 15 Marzo 2021

Fruttosio, un consumo eccessivo incide sul sistema immunitario e predispone alle patologie epatiche

Dosi troppo elevate di fruttosio possono danneggiare il nostro sistema immunitario e predisporre a obesità, diabete di tipo 2 e malattie del fegato come la steatosi epatica non alcolica. Lo dice uno studio condotto dalla Swansea University in collaborazione con l’Università di Bristol e il Francis Crick Institute di Londra e i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Communications.

La ricerca è partita dall’analisi su quanto sia aumentata in tutto il mondo occidentale l’assunzione di fruttosio, in gran parte dovuta all’utilizzo di saccarosio e di sciroppo di mais. In genere, l’attivazione del sistema immunitario richiede il ricablaggio delle vie metaboliche cellulari in gran parte per favorire il metabolismo del glucosio. Tuttavia, nei vari ambienti nutritivi in cui vivono, i monociti saranno esposti a una serie di diverse fonti di carbonio, la cui disponibilità determinerà probabilmente il loro metabolismo e fenotipo. Una di queste fonti di carbonio è il fruttosio, il secondo zucchero alimentare più abbondante trovato negli esseri umani. Viene metabolizzato dalla glicolisi o dalla chetoesochinasi producendo fruttosio-1-fosfato, un substrato per l’aldolasi B6 (in fegato, reni e intestino per esempio) o convertito nel fruttosio-6-fosfato intermedio glicolitico da esochinasi (HK), anche se a un tasso inferiore al glucosio.

Lo studio ha analizzato l’esposizione cronica al fruttosio nei ratti, dove viene determinato un fenotipo più infiammatorio delle cellule mononucleate del midollo osseo, per poi caratterizzare come i monociti umani e i macrofagi dei topo rispondano metabolicamente e funzionalmente all’esposizione al fruttosio. I ricercatori hanno anche dimostrato che i fagociti mononucleati attivati ​​dimostrano plasticità nel coinvolgere il metabolismo di questa fonte di carbonio alternativa, ma lasciano le cellule metabolicamente inflessibili e vulnerabili a ulteriori sfide metaboliche. L’esposizione al fruttosio riprogramma le vie cellulari per favorire la glutaminolisi e il metabolismo ossidativo, che supportano un fenotipo infiammatorio nei fagociti mononucleari sia umani che murini. Infine, emerge che una dieta ricca di fruttosio predispone a breve termine all’infiammazione.