Focus 27 Aprile 2022

Gli esami da effettuare per controllare la salute del fegato

Alimentazione corretta e stili di vita sani sono consigli utili per mantenere il proprio stato di benessere sia fisico che mentale. Tuttavia, in particolare quando si ha a che fare con patologie delicate, non sempre può bastare: proviamo allora a capire quali sono gli esami da effettuare per controllare la salute del fegato.

Stiamo parlando della ghiandola più grande del nostro corpo che ricopre un ruolo fondamentale non solo sotto il profilo del metabolismo, ma anche della digestione, della difesa dell’organismo e dell’eliminazione delle sostanze tossiche. Tra le sue proprietà c’è la capacità di regolare i livelli di zucchero nel sangue e di trasformare le proteine per fini energetici, nonché la produzione di alcuni fattori della coagulazione che consentono al sangue di mantenere la propria fluidità. Gli esami da effettuare per controllare la salute del fegato possono essere sia ematici che strumentali.

I test del sangue servono a monitorare la funzionalità epatica (procedura raccomandata per tutti gli over 40), ma anche a capire se sono già presenti danni all’organo, andando a individuare le cause della malattia, se metabolica, virale o autoimmune. Attraverso un semplice prelievo è possibile controllare i valori di: transaminasi, gGT, bilirubina frazionata, pseudocolinesterasi, emocromo con piastrine, el proteica, PT, PTT, glicemia Hb glicata, colesterolo, HDL, LDL, trigliceridi. In più dai risultati degli esami del sangue può emergere l’eventuale presenza di infezione virale per HBVHCV, HAV, toxoplasma e CMV, nonché la presenza di forme autoimmuni come la celiachia.

A livello strumentale, il primo test che viene effettuato è l’ecografia addominale, allo scopo di verificare dimensioni, struttura e margini del fegato, nonché valutare il sistema venoso e le vie biliari, insieme a colecisti e milza (coinvolta nei casi di malattia epatica in stadio avanzato). Molto utile è anche il Fibroscan, un esame che consente di misurare la durezza del fegato e di capire se la fibrosi epatica in corso è lieve o severa. Per capire quando sottoporsi a questa serie di esami è necessario valutare la presenza o meno di fattori di rischio.

Maggiormente predisposti sviluppare patologie epatiche sono:

  • soggetti a rischio di infezione da HBV e HCV
  • adolescenti con comportamenti che possono portare a contrarre la mononucleosi
  • pazienti celiaci
  • persone che abusano di alcol
  • pazienti con sindrome metabolica
  • soggetti non vaccinati contro HBV e HAV