Focus 01 Dicembre 2021

I dieci alimenti per mantenere il fegato in salute

Alcol, fritture, formaggi grassi, bevande zuccherine. Sappiamo fin troppo delle cattive abitudini che, a tavola, potrebbero compromettere la nostra salute, in particolare a livello epatico. Ma come dobbiamo comportarci per far sì che il piacere del palato non vada ad inficiare su tutto il resto? Semplice, basta ricordarsi quali sono i dieci alimenti per mantenere il fegato in salute. Ecco quelli che, nella nostra dieta, proprio non possono mancare.

Caffè: tra i dieci alimenti per mantenere il fegato in salute di certo non può mancare il caffè. Soprattutto quello che, la mattina, ci dà la carica necessaria per affrontare al meglio la giornata. Diversi studi hanno infatti dimostrato che quantità moderate di caffè aiutano a proteggere da forme come cirrosi e cancro.

Thè verde: ricca di antiossidanti, questa bevanda migliora i livelli degli enzimi epatici e abbassa la possibilità di sviluppare l’epatocarcinoma.

Pompelmo: questo frutto, grazie alle sue proprietà antiossidanti e ricco di vitamina C, favorisce i processi di depurazione del fegato e, allo stesso tempo, riduce i rischi di fibrosi epatica. Un bicchiere di succo appena spremuto incrementa la produzione di enzimi e la conseguente eliminazione di tossine.

Mirtilli: le antocianine sono una tipologia di antiossidanti contenuti in questo frutto di bosco. Oltre a fornire un’adeguata protezione epatica, rallentano lo sviluppo di fibrosi.

Uva: in tema di frutta, tra i dieci alimenti per mantenere il fegato in salute troviamo in particolare l’uva rossa che, grazie al resveratrolo (una sostanza che viene prodotta da varie piante a scopo protettivo nei confronti di agenti patogeni come batteri o funghi), migliora la funzionalità epatica.

Barbabietole e carote: entrambe ricche di flavonoidi e betacarotene, aiutano a ridurre l’infiammazione del fegato e a depurarlo dalle sostanze tossiche.

Broccoli e cavolfiori: consumare questi due alimenti, compresi i cavoletti di Bruxelles, incrementa la presenza di glucosinolati, enzimi naturali che sarebbero responsabili dell’eliminazione di tossine e della riduzione del rischio di esposizioni a patologie tumorali.

Frutta secca: mancano più di due mesi, ma Natale è sinonimo di nocimandorle o altre prelibatezze di questo tipo. Grassi buoni, antiossidanti e vitamina E, di cui la frutta secca è ricchissima, proteggono dalla steatosi epatica non alcolica.

Pesce: salmone, sgombro o alici sono ricchi di grassi buoni e bilanciano omega 3 e omega 6. Aiutano a ridurre le infiammazioni e il livello di grasso nel fegato in coloro che sono affetti da steatosi epatica non alcolica.

Olio d’oliva: se usati nelle giuste dosi, gli oli spremuti a freddo sono benefici per il fegato perché apportano quella base lipidica capace di incorporare parte delle tossine che si trovano nell’organismo e di alleggerire il loro peso sul fegato.