Focus 15 Marzo 2022

I pazienti diabetici con steatosi epatica sono più a rischio di ipoglicemia

pazienti diabetici con steatosi epatica non alcolica (NAFLD) sono più a rischio di sviluppare forme gravi di ipoglicemia. Lo dice uno studio pubblicato nei giorni scorsi sul Journal of the American Medical Association. La ricerca è stata realizzata attraverso i dati del National Health Insurance System della Corea del Sud, relativi a quasi 2 milioni di pazienti di almeno vent’anni di età, raccolti tra il 2009 e il 2012, a cui era stato diagnosticato il diabete. I soggetti sono stati esaminati fino al 2015.

Quando si è colpiti da questa malattia, l’ipoglicemia è uno degli eventi avversi più comuni: in particolare quella grave richiede l’accesso al pronto soccorso o il ricovero ed è associata a cadute, incidenti mentre si è alla guida, demenza, complicanze cardiovascolari o, addirittura, decesso. La steatosi epatica non alcolica è una delle patologie del fegato più diffuse al mondo e, in virtù della sua correlazione con l’obesità, colpisce oltre il 55% delle persone già diabetiche. In più, rappresenta uno dei fattori di rischio primari anche per altre comorbidità come sindrome metabolica, malattie renali e cardiovascolari e tumori. 

Tra i quasi 2 milioni di pazienti coinvolti nello studio (per la precisione 1.946.581), 1.125.187 (57,8%) erano maschi. Durante un follow-up mediano di 5,2 anni, 45.135 (2,3%) hanno sperimentato uno o più eventi di ipoglicemia grave. I partecipanti con ipoglicemia grave, rispetto a quelli senza ipoglicemia grave, erano più anziani (età media 67,9 anni vs 57,2 anni) e avevano un indice di massa corporea medio inferiore (24,2 vs 25,1). I pazienti con NAFLD tendevano ad avere un’ipoglicemia meno grave senza considerare lo stato di obesità. Tuttavia, dopo l’aggiustamento di più co-variate cliniche, compreso l’indice di massa corporea, il rischio stimato di ipoglicemia è risultato maggiore nei partecipanti con NAFLD. L’associazione era più prominente nei partecipanti di sesso femminile e in quelli sottopeso.

I ricercatori hanno quindi concluso che i pazienti diabetici con steatosi epatica non alcolica sono più a rischio di sviluppare forme gravi di ipoglicemia, indipendentemente dallo stato di obesità. La presenza di NAFLD dovrebbe essere considerata quando si valuta la vulnerabilità all’ipoglicemia nei pazienti con diabete di tipo 2.