Focus 06 Marzo 2020

Il trapianto di fegato lo salva dall’epatite fulminante
Al policlinico di Bari la storia a lieto fine di Ismail

Una maratona di 24 ore per salvare la vita a un giovane ivoriano. È quanto avvenuto nei giorni scorsi al policlinico di Bari, dove Ismail Sangare, questo il nome del 20enne immigrato, si è sottoposto a un trapianto di fegato che gli ha salvato la vita.

Giunto in Italia oltre un anno e mezzo fa, è stato colpito da un’insufficienza epatica acuta mentre stava lavorando. In meno di un giorno è stato trovato l’organo disponibile (donato da una famiglia pugliese) ed è stato possibile effettuare l’intervento che ha visto coinvolti 12 specialisti. Una storia a lieto fine non solo dal punto di vista chirurgico, ma anche sociale vista la storia del giovane. Come ha infatti sottolineato il prof. Luigi Lupo, direttore dell’Uoc di Chirurgia generale e trapianti di fegato del policlinico, “accolto e ospitato nel nostro Paese ha potuto godere della sanità pubblica italiana grazie alla quale si è salvato”.

Con quello effettuato a Ismail, l’ospedale ha tagliato il traguardo dei 400 trapianti, una media di 20 all’anno negli ultimi 15 anni. Un dato che conferma come il 2019 sia stato un anno record non solo per il sistema trapiantologico italiano, ma anche per quello locale.

LEGGI la notizia sul Report 2019 del Centro nazionale trapianti