Focus 21 Aprile 2022

In Europa aumentano i casi di epatite acuta nei bambini

Sono in aumento i casi di epatite acuta nei bambini in Europa. È quanto emerge da un report dell’ECDC (il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), relativo a un crescente numero di episodi nelle ultime settimane, in particolare nel Regno Unito.

La sindrome clinica è quella di un’epatite acuta grave con transaminasi marcatamente elevate, che spesso si presenta con ittero, a volte preceduta da sintomi gastrointestinali tra cui il vomito come caratteristica prominente, in bambini fino all’età di 16 anni. Come scrive lo stesso ECDC, “i medici sono incoraggiati a segnalare agli istituti nazionali di sanità pubblica i casi di epatite acuta nei bambini fino all’età di 16 anni con una transaminasi sierica >500 IU/L, in cui l’epatite da A a E è stata esclusa. Gli Stati membri dell’UE/SEE possono condividere le informazioni su questi casi sospetti sulla piattaforma EpiPulse dell’ECDC per facilitare le indagini”.

In Inghilterra sono circa 60 i casi sotto osservazione che, per la maggior parte, riguardano piccoli tra i 2 e i 5 anni: alcuni di questi sono progrediti fino all’insufficienza epatica, tanto da richiedere il trasferimento nelle unità epatiche pediatriche per procedere con il trapianto di fegato. Ammontano a 10, invece, i casisegnalati in Scozia, mentre non se ne registrano in Galles e Irlanda del Nord. Non sarebbe nota l’origine di tutto questo, in quanto non sarebbero stati individuati i virus comuni che scatenano l’epatite. Alcuni dei piccoli ricoverati sono risultati positivi al Covid.

Nelle ultime ore l’allerta è scattata anche in Italia, con i primi quattro casi riscontrati: pur non essendoci ancora una conferma ufficiale, l’ipotesi potrebbe essere di un’origine virale, forse anche da Covid-19. In Spagna, secondo i media locali, sarebbero tre i bambini di età compresa tra i 22 mesi e i 7 anni, colpiti da epatite acuta. Tutti ricoverati a Madrid con evoluzione clinica favorevole, per uno è stato necessario ricorrere al trapianto di fegato.