Focus 23 Giugno 2022

Insufficienza epatica da colpo di calore, il trapianto lo salva

Era stato colpito da un’insufficienza epatica da colpo di calore, ma grazie al trapianto di fegato gli è stataletteralmente salvata la vita. Protagonista della vicenda, fortunatamente a lieto fine, è stato un 57enne ricoverato d’urgenza all’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino.

L’uomo, peraltro ex atleta corridore, aveva accusato il malore nei giorni scorsi quando, fortunatamente, poco dopo aver perso i sensi è stato trovato dai soccorritori del 118. In un primo momento, probabilmente anche a causa di un clima particolarmente torrido in questo periodo, la temperatura corporea rilevata era di 41°, a conferma del cosiddetto colpo di calore. Clinicamente, il paziente è risultato subito in condizioni critiche, tanto da venire intubato già sul posto per poi venire trasferito in elisoccorso ad Alessandria (l’uomo risiede nella provincia di Asti).

Con il trascorrere delle ore, dopo il raffreddamento del corpo con mezzi fisici (ghiaccio sul corpo e infusioni endovenose) e l’applicazione di terapie volte a sostenere le funzioni vitali, la situazione si è gradualmente stabilizzata, con iniziali segni di miglioramento. Tuttavia, gli indici relativi al funzionamento del fegato, a partire dalle 24 ore successive all’evento, hanno registrato un evidente e progressivo peggioramento. A poco più di 36 ore il paziente non dava alcun segno di risveglio dal coma e si trovava in uno stato di grave insufficienza epatica acuta. I dottori Mauro Bruno e Silvia Martini della Gastro-Epatologia dell’ospedale Molinette di Torino ed il professor Renato Romagnoli, Direttore del Centro Trapianto Fegato Molinette, sono stati quindi contattati per valutare l’opzione salvavita di un trapianto epatico. Dopo ulteriori accertamenti testimonianti una compromissione neurologica su base metabolica ancora compatibile con l’esecuzione di un trapianto di fegato, il paziente è stato trasferito (nuovamente in eliambulanza) verso la Rianimazione 2 delle Molinette e inserito in lista d’attesa per trapianto di fegato in “super urgenza nazionale”.

La Rete Trapianti italiana si è immediatamente attivata, individuando un donatore compatibile a Udine. Una volta prelevato, l’organo è stato trapiantato sull’uomo nella terza giornata successiva al malore. Attualmente è ancora ricoverato in terapia intensiva, ma i valori della funzione epatica si stanno normalizzando e, seppur solo iniziali, si cominciano a registrare segni di risveglio dal coma. Come ha spiegato il direttore generale della Città della Salute, Giovanni La Valle, “per la sua estrema rarità, il quadro di insufficienza epatica da colpo di calore pone particolari criticità nella valutazione e nella scelta di trattamento. Quando il grado di compromissione funzionale supera i limiti di non ritorno, allora inizia una vera corsa contro il tempo, alla quale solo l’eccellenza del sistema trapianti a livello locale e nazionale permette di dare una risposta efficace”.