Focus 29 Settembre 2022

Insufficienza epatica nei bambini: da cosa deriva e come individuarla

Il fegato è un organo prezioso per il suo ruolo vitale di regolatore del metabolismo. Dalla sintesi di amminoacidi e colesterolo alla produzione di bile, le sue funzioni sono di fondamentale importanza. Tuttavia, non è esente da complicanze e patologie di vario genere che possono riguardare anche i più piccoli. L’insufficienza epatica nei bambini, infatti, è una condizione sempre più diffusa che colpisce tra il 6 e il 10% della popolazione pediatrica.

La maggior parte di queste forme possono essere di origine congenita o genetica, quando vi è un difetto dello sviluppo e un bambino può presentarla già nel primo mese di vita, ma può manifestarsi a qualunque età. L’organo può cedere a causa di diversi tipi di lesioni o malattie, spesso non è nemmeno possibile individuare una causa precisa, ma alcune note per casi acuti sono:

  • Atresia delle vie biliari, un problema congenito che si verifica in fase prenatale, durante la formazione del bambino nel grembo materno;
  • Virus, come l’herpes (HSV), il virus di Epstein-Barr (EBV), il citomegalovirus (CMV) o l’epatite A, B ed E;
  • Disturbi metabolici ereditari, come la galattosemia, la tirosinemia, l’intolleranza ereditaria al fruttosio (HFI), la malattia di Wilson;
  • Tossine, come alcuni funghi selvatici, veleno per topi, insetticidi, diserbanti e alcuni solventi o detergenti;
  • Farmaci, come l’eritromicina, l’acido valproico o una quantità eccessiva di acetaminofene;
  • Problemi del sistema immunitario, come l’epatite autoimmune;
  • Scarso afflusso di sangue al fegato; 
  • Dengue, causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4) e trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni.

L’insufficienza epatica cronica generalmente si verifica dopo che il bambino ha sviluppato una cirrosi, ad esempio a causa di alcune delle malattie sopra elencate. 

Altre possibili cause possono essere l’epatite cronica (epatite C, epatite autoimmune, steatoepatite non alcolica) o alcuni fattori ereditari (emocromatosicarenza di alfa-1 antitripsinafibrosi cistica). Circa il 50% delle volte l’insufficienza epatica acuta può essere gestita medicalmente e il bambino si riprende. Purtroppo, un’altra metà raggiunge uno stadio in cui è necessario un trapianto di fegato d’emergenza. Inizialmente i sintomi dell’insufficienza epatica nei bambini possono essere individuati in affaticamento, nausea o vomito, inappetenza, dolori addominali, crescita stentata. Con l’aggravarsi della condizione possono manifestarsi urine scure, ittero, prurito, ecchimosi o sanguinamento prolungato, ascite e disturbi cerebrali e del comportamento.

Senza esami speciali, la diagnosi in fase iniziale può risultare complicata, in particolare per via della somiglianza dei sintomi con quelli di molte altre malattie non sempre legate al fegato. Con la comparsa di altri sintomi, è necessario eseguire test specifici per misurare i livelli di bilirubina, enzimi epatici, coagulazione del sangue, nonché per valutare eventuali segni di encefalopatia.