Focus 06 Aprile 2021

Nasce con l’intestino al posto del polmone. Bimba di un anno e mezzo salvata con il trapianto di fegato

Una vera e propria rinascita. Può essere definita così la storia della bimba di quasi un anno e mezzo operata a Torino a causa di una rarissima forma di ernia diaframmatica. La piccola era nata con l’intestino al posto di un polmone e, nei fatti, è rimasta in ospedale da quando è venuta alla luce.

I chirurghi del Regina Margherita, dopo un complesso intervento chirurgico, sono riusciti a salvarle la vita effettuando anche un trapianto di fegato grazie all’organo donato da un paziente deceduto per Covid. Come ha voluto sottolineare anche il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, con un post sulla sua pagina Facebook, “ancora una volta il Regina Margherita di Torino si conferma un’eccellenza della nostra Regione. Un’altra storia a lieto fine. Una rinascita che porta speranza in tutti noi. Un orgoglio per il nostro Piemonte”. La storia della bimba inizia prima della sua nascita quando, alla 20esima settimana di gestazione, all’ecografia sulla mamma viene riscontrata nel feto la presenza di un’ernia diaframmatica congenita, una rara malformazione in cui, a causa di un vero e proprio “buco” nel diaframma, l’intestino può spostarsi nel torace e compromettere il normale sviluppo dei polmoni.

La mamma viene quindi presa in carico dall’équipe di diagnostica prenatale dell’ospedale Sant’Anna e la gravidanza viene monitorata sino alla nascita della bimba nel novembre 2019, quando viene immediatamente ricoverata nella Rianimazione pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita. Dopo due giorni di trattamento intensivo, la piccola paziente si sottopone a un delicato intervento chirurgico di correzione dell’ernia diaframmatica effettuato dal direttore della Chirurgia pediatrica dottor Fabrizio Gennari e dalla sua équipe.

Solitamente nei bambini affetti da questa malformazione il decorso postoperatorio porta ad un progressivo recupero della funzione cardiopolmonare e un ritorno ad una vita normale, ma per la neonata le cose si dimostrano da subito ben più complesse. Infatti la comparsa di altre problematiche, non correlate alla malformazione, prolungano la permanenza in Rianimazione pediatrica sino al marzo 2020 e rendono poi necessaria una lunga degenza nel reparto di Pneumologia pediatrica. Nel corso dei mesi la situazione respiratoria si complica ulteriormente perchè la piccola sviluppa una malattia epatica colestatica che determina l’abnorme ingrossamento del fegato, con effetto compressivo sul torace. Si instaura una progressiva insufficienza epatica e la gestione clinica si fa sempre più complessa, non essendovi prospettive di dimissione. La “tenacia” della piccola, però, sostiene anche tutti i professionisti che, in un ampio ambito multidisciplinare, la tengono in cura e giungono alla decisione di inserirla in lista d’attesa per un trapianto di fegato, che si presenta da subito ad altissimo rischio. L’attesa di un organo idoneo si prolunga per mesi, durante i quali la piccola contrae e supera brillantemente anche l’infezione da Covid-19. Grazie al Coordinamento regionale trapianti del Piemonte, nel novembre 2020, a virus debellato, arriva il fegato ideale, proveniente da un donatore anch’esso reduce da Coronavirus. Si procede così al trapianto.

Questo intervento e le successive cure intensive post-trapianto assicurate dall’équipe di Anestesia e Rianimazione 2 delle Molinette, permettono all’organismo della bimba di recuperare progressivamente dopo tutte le difficoltà già superate. È tuttavia necessaria ancora una lunga degenza prima in Rianimazione pediatrica e poi nel reparto di Gastroenterologia del Regina Margherita, per arrivare alla meta. Ora anche i polmoni possono crescere e svilupparsi regolarmente nella loro naturale posizione.

Tra qualche giorno arriverà il momento tanto atteso della dimissione dopo un ricovero che dal giorno della nascita è durato ben 17 mesi, ma che, grazie all’impegno di numerosi medici ed infermieri di molti reparti e servizi della Città della Salute di Torino, ha permesso ora ai genitori di poter tornare a casa con la loro bimba ed iniziare quella vita normale che tanto hanno desiderato.