Focus 12 Dicembre 2022

Trapianto di fegato collegato al cuore, così si salva una bimba di 5 anni

Un vero e proprio intervento salvavita. Questo ha rappresentato il trapianto di fegato collegato al cuore a cui si è sottoposta nei giorni scorsi, all’ospedale Molinette di Torino, una bambina di 5 anni. Nata da genitori di origine cinese, la piccola si trovava in Cina nel giugno 2021 al momento dell’insorgenza di una rara e gravissima patologia tumorale del fegato, tipica dell’età pediatrica: l’epatoblastoma. La famiglia era tornata nel Paese per le festività del Capodanno cinese ed era stata trattenuta nell’ambito delle misure di contenimento della pandemia da Covid-19. 

Subito dopo la diagnosi, le prime cure furono prestate senza successo già in Cina tra luglio e ottobre dello stesso anno, ma non ottenendo gli effetti sperati la famiglia fu costretta a rientrare in Italia il mese successivo. Qui, la presa in carico da parte dell’équipe dell’Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino è immediata, con l’avvio di protocolli chemioterapici di ultima generazione. La risposta della malattia alla terapia oncologica è sempre più significativa: dopo un anno di cure mediche ininterrotte, viene finalmente raggiunto l’obiettivo di far regredire il tumore all’interno dei criteri utili per poter candidare la piccola all’unica terapia potenzialmente radicale e risolutiva: il trapianto di fegato.

In ragione dell’estensione iniziale della malattia tumorale epatica e degli esiti delle terapie praticate, la situazione anatomica che si era presentata era molto complessa. La vena cava inferiore della bimba, infatti, era del tutto trombizzata e ostruita nel tratto compreso tra le vene renali e l’atrio destro del cuore. Per poter affrontare al meglio la sfida posta da questa situazione si è quindi immediatamente attivato in soccorso un team multidisciplinare composto da cardiologi, nefrologi, cardiochirurghi, anestesisti e rianimatori. Non appena pianificata in dettaglio la condotta da adottare in sala operatoria, la bambina è stata inserita in listaper ricevere un trapianto di fegato in status di super-urgenza a livello sia nazionale sia europeo: in questi casi, infatti, la “finestra temporale” di trapiantabilità per questi piccoli pazienti dura meno di un mese.

L’opportunità di un nuovo organo arriva in pochi giorni dalla Germania, dove la famiglia di un piccolo bambino deceduto dà il consenso alla donazione. In sala operatoria è stato effettuato il trapianto di fegato collegato al cuore dall’addome per via trans-pericardica: in pratica il fegato del donatore, con tutta la sua vena cava sovraepatica, è stato impiantato direttamente sull’atrio destro del cuore della bambina. La ripresa emodinamica della piccola e quella funzionale del fegato trapiantato sono state ottime. Dopo pochi giorni, la bambina ha potuto essere dimessa dalla Rianimazione e attualmente sta procedendo con il recupero post-operatorio nella Gastroenterologia pediatrica dell’ospedale Regina Margherita, in attesa di essere nuovamente trattata con terapie di consolidamento nell’Oncoematologia pediatrica.