Focus 12 Marzo 2021

Tumore epatico maligno asportato per via robotica da paziente sveglio a Bari. È la prima volta al mondo

Per la prima volta al mondo un tumore epatico maligno (epatocarcinoma) è stato asportato per via robotica in un paziente sveglio. La peculiarità dell’intervento sta nel fatto che il paziente, che non poteva essere operato in anestesia totale per dei gravissimi problemi respiratori, è stato operato con un’anestesia periferica che permettesse il controllo del dolore e del movimento durante tutto l’intervento in respiro spontaneo, in cui il paziente è stato sveglio.

Nella foto: il dottor Riccardo Memeo (a sinistra) e il dottor Vito Delmonte (a destra)

È successo all’ospedale “Francesco Miulli” di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, dopo che altri centri italiani avevano considerato l’intervento controindicato in relazione alle condizioni dell’uomo che, tuttavia, ha potuto assistere alle varie fasi dell’operazione durata circa tre ore. Come ha spiegato il direttore della UOC di Chirurgia Epatobiliopancreatica, il dottor Riccardo Memeo, “la scelta di effettuare l’intervento per via robotica è stata presa al fine di poter utilizzare la tecnologia più all’avanguardia per ridurre al minimo i rischi di complicanze. Abbiamo infatti utilizzato la visione tridimensionale, la fluorescenza e le ricostruzioni tridimensionali per guidare la resezione chirurgica”. Proprio il dottor Memeo ha condotto l’intervento insieme alla dottoressassa Valentina Ferraro e al dottor Carlo Alberto Schena: dell’equipe hanno fatto parte anche il dottor Carmine Pullano, specialista in anestesia neuroassiale, aiutato dai dottori Gaetano Pavone, Claudia Piacente e Miriam Varvara, specialisti in anestesia dei trapianti di fegato e chirurgia epatobiliare avanzata, sotto la supervisione del dottor Vito Delmonte, direttore della UOC di Anestesia e Rianimazione.

Grazie a protocolli di riabilitazione postoperatoria messi in atto dagli infermieri del reparto di chirurgia, il paziente è rientrato a domicilio in perfette condizioni generali a 72 ore dall’intervento chirurgico.

(Nella foto in apertura, da sinistra: Claudia Piacente, Miriam Varvara, Carmine Pullano, Riccardo Memeo e Gaetano Pavone)