Focus 27 Aprile 2020

Un prelievo della saliva per prevenire l’epatite C
Al via a Padova il progetto insieme alla Croce Rossa

di Emiliano Magistri

Identificare i soggetti appartenenti al “sommerso” e avviarli al trattamento dell’infezione HCV. Si chiama “Uniti contro l’epatite C” ed è il progetto avviato dall’Azienda Ospedaliera di Padova in collaborazione con la l’Ente Croce Rossa locale.

L’iniziativa, che vuole contribuire al piano di eradicazione del virus sviluppato dalla Regione Veneto, consiste in un prelievo della saliva, un test immunologico manuale di circa 20 minuti, per la rilevazione qualitativa degli anticorpi anti HCV presenti. La positività agli anticorpi richiederà un successivo test virologico su sangue (PCR), da effettuare in un laboratorio dedicato, per verificare la presenza della replicazione virale e quindi porre indicazione per l’inizio del trattamento.

Rivolto alle persone che non sono consapevoli di essere affette da HCV, il progetto punta a far sì che un operatore sanitario prenda in carico i pazienti soprattutto per via delle cure altamente specializzate che molti di essi richiedono in base alle proprie patologie (cirrosi epatica, carcinoma epatocellulare, insufficienza renale, manifestazioni extraepatiche, ecc).

La dottoressa Martina Gambato e il professor Francesco Paolo Russo

Tre le linee di azione che lo caratterizzeranno. L’azione 1 prevede la realizzazione di materiale specifico volto ad intercettare la popolazione-target del progetto, attraverso canali classici come flyer, brochure, giornali locali, e canali digitali, come social network e sito internet dell’Ente Croce Rossa e della Fondazione ONLUS Marina Minnaja, presieduta dalla professoressa Patrizia Burra, direttrice dell’UOSD Trapianto Multiviscerale di Padova.

L’azione 2 prevede la proposta e l’erogazione dei test, affidati ai volontari e all’attività del professor Francesco Paolo Russo della Gastroenterologia e della dottoressa Martina Gambato dell’UOSD Trapianto Multiviscerale, due unità dell’Azienda Ospedaliera di Padova.

L’azione 3 prevede il link to care e il trattamento dell’infezione. Nei casi di reattività al test anticorpale salivare, viene attivato un percorso fast-track per accedere in via preferenziale alla prima visita epatologica e iniziare tempestivamente l’iter terapeutico.

Interventi nell’ambulatorio della Croce Rossa in giorni stabiliti sono previsti per ampliare l’accesso allo screening, così come verranno inclusi interventi mirati a gruppi di popolazione a rischio per HCV utilizzando un ambulatorio mobile per raggiungere zone specifiche della città e della provincia. In più, quando sarà possibile compatibilmente con l’emergenza Covid-19, saranno organizzate giornate di prevenzione a Padova e provincia durante le quali le persone, in forma anonima, potranno sottoporsi a test rapidi per l’HCV: i risultati di questi stessi test saranno poi raccolti, sempre in forma anonima, all’interno di un database.

LEGGI la brochure informativa del progetto