News 01 Settembre 2018

Mamme bimbi immunodepressi raccolgono
300.000 firme a favore dell’obbligo vaccinale

Sul tavolo del ministro della Salute Giulia Grillo, del presidente della Camera Roberto Fico e dei vari capigruppo che siedono a Montecitorio, arrivano le firme – quasi 300.000 – delle mamme dei bambini immunodepressi.

Mamme che chiedono di non abolire l’obbligo vaccinale per quanti frequentano scuole e asili (no all’autocertificazione e all’obbligo flessibile).

I nostri bambini (le cui difese immunitarie sono troppo basse per poter affrontare malattie come morbillo e varicella) o, meglio, tutti i bambini – scrivono nella lettera di supporto alla petizione online lanciata tramite Change.org – hanno diritto a una protezione che un’autocertificazione non offre, perché non esiste nessuna garanzia di controllo”.

Prima firmataria dell’appello è stata Roberta Amatelli, mamma di Viola, 3 anni, sottoposta all’età di soli 8 mesi a un trapianto di fegato per atresia delle vie biliari.

Accanto a lei si sono schierati altri genitori, tutti accomunati dalla stessa problematica: le patologie al fegato dei loro figli.

“Patologie che le persone sane – sottolineano – non conoscono e non hanno mai sentito pronunciare, malattie crudeli che hanno portato i nostri bambini al trapianto” e, di conseguenza, a dover abbassare in modo artificiale le difese immunitarie per evitare il rigetto dei nuovi organi.

La soppressione di parte del sistema immunitario “è una condizione – spiegano – in cui quelle che per tutti voi potrebbero essere semplici malattie, per i nostri bambini rappresentano il rischio di gravi complicanze: una varicella o un morbillo avrebbero effetti devastanti sul fegato trapiantato” (e per loro è altresì impossibile la vaccinazione contro questi virus).

L’obiettivo della campagna promossa dall’associazione IoVaccino.it è dunque quella di calamitare l’interesse dei deputati chiamati ad esprimersi, in seconda lettura e a breve, sul decreto “Milleproroghe”.

Decreto che prevede uno slittamento dell’obbligo vaccinale per l’iscrizione scolastica.

All’orizzonte, inoltre, vi è pure un disegno di legge già depositato in Senato che contempla il cosiddetto ‘obbligo flessibile’, lasciando alle Regioni il compito di pronunciarsi sull’obbligatorietà in base alle coperture vaccinale dei rispettivi ambiti di competenza.

Infine, vi è l’ipotesi di classi separate per bimbi vaccinati e non; ipotesi promossa dal ministro Giulia Grillo.

E proprio sulle classi separate, l’Amatelli conclude: “Non hanno senso, poiché esistono spazi condivisi, in cui i bimbi giocano e mangiano: non si possono dividere e ghettizzare“.

(Fonte: l’Adige.it)