News 09 Aprile 2018

Oltre 3.900 trapianti d’organo in Italia nel 2017
Nanni Costa (CNT): “Posizione d’avanguardia”

Oltre 3.900 trapianti (3.950 per la precisione) eseguiti nel corso del 2017.

Di cui 3.624 da cadavere: 2.244 di rene (1.394 da cadavere e 310 da vivente); 1.296 di fegato; 265 di cuore; 144 di polmone; 28 di rene/pancreas; 11 di pancreas e altre combinazioni.

Questi i dati, definitivi, pubblicati dal CNT e commentati dal direttore del Centro Nazionale Trapianti, Alessandro Nanni Costa. Un record assoluto; il più alto da sempre.

Rispetto al 2016, l’incremento registrato è stato di 252 interventi. Mentre dal 1992 – il primo periodo di riferimento reso disponibile attraverso le tabelle del ministero della Salute – i trapianti sono saliti di 2.867 unità.

A tutt’oggi – l’attività è censita al 5 aprile scorso – in Italia aspettano un trapianto d’organo 8.807 persone: di queste, 6.609 attendono un rene; 991 un fegato; 742 un cuore; 354 un polmone, 262 il pancreas e 12 l’intestino.

Diminuiti, sul recente passato, i tempi d’accesso alla sala operatoria: nel 2017 la media per il rene è pari a 2,1 anni (abbattuto del 30% in soli 12 mesi il numero dei bambini in attesa d’intervento); mentre per il fegato è di 4 mesi; 9 per il cuore; 1,1 anni per il polmone e 6 mesi per il pancreas.

“Ciò a conferma – dice Nanni Costa – della posizione d’avanguardia, in Europa, del nostro Sistema trapianti”.

Sul versante delle donazioni si registra al Centro Nord una media di 35 donatori per milione d’abitanti – ben al di sopra della ‘percentuale’ europea – “e anche al Centro Sud – dice Nanni Costa – lo scenario sta cambiando seppur con numeri più bassi che nel resto del Paese: qui la media è di 19 donatori ogni milione d’abitanti; un valore comunque superiore al raffronto UE”.

All’orizzonte si prospettano, infine, alcune importanti novità organizzative. In particolare, il Piano nazionale donazioni che porterà alla creazione di un Centro donazione in ogni ospedale del territorio e la trasformazione dei Centri trapianto (ora 44 gli autorizzati) in ‘programmi ‘ trapianto.

I programmi trapianto – conclude Nanni Costa – uno per organo, prevedono di valorizzare nel complesso tutte le attività afferenti al trapianto e non solo quelle spiccatamente chirurgiche.

(Fonte: quotidianosanità.it /CNT)