News 16 Dicembre 2018

Palermo, partorisce la seconda figlia e muore
La famiglia dice sì alla donazione degli organi

Era tornata in Sicilia – affrontando il lungo viaggio dal Piemonte – per partorire la seconda figlia.

Ma le sue condizioni, dopo la gioia dell’abbraccio e il calore della piccolina, sono improvvisamente peggiorate.

Una grave emorragia – inutili le ripetute trasfusioni – provoca danni cerebrali irreversibili e per la giovane mamma, 32 anni, il trasferimento al reparto di Neurorianimazione di Villa Sofia coincide con il terribile responso dei medici: l’encefalogramma è piatto.

Un coma profondo da cui è impossibile risvegliarsi.

La disperazione, che all’improvviso prende il posto dell’immensa felicità provata per la nascita della bimba, fa maturare nei familiari la scelta di voler acconsentire alla donazione degli organi di S.V. e riaccendere il sorriso nei malati che attendono un trapianto.

Per alcuni, bisognosi di cure e da tempo in lista d’attesa, si rinnova così la speranza di un’esistenza migliore.

I polmoni della 32enne originaria di Cefalù vengono prelevati e destinati ad una ragazza 16enne costretta a respirare con l’aiuto delle macchine.

Il fegato è invece volato in Calabria in aiuto di un altro malato.

Così come cuore e reni hanno permesso alle équipe dell’ISMETT di Palermo d’intervenire sui pazienti già selezionati all’intervento.

Infine, le cornee consegnate alla Banca degli Occhi: espletate le necessarie verifiche, giungeranno alla definitiva assegnazione.

“L’esempio di questa donna come generatrice di vita è la testimonianza che, grazie alla donazione degli organi, anche da un fatto luttuoso possono nascere altre vite – dice il dottor Paolino Savatteri, direttore dell’Unità Operativa di Anestesia e Neurorianimazione di Villa Sofia – dietro questo avvenimento commovente che ha consentito a molti pazienti in lista d’attesa di continuare a sperare c’è un grande lavoro di squadra che è durato più di 24 ore”.

Rispetto al 2017, in Sicilia si registra però un leggero calo nel numero dei donatori d’organi. Cuore e polmoni sono le priorità, eppure sul tema della donazione le resistenze non mancano.

“Purtroppo ci scontriamo con un dato che è molto più elevato sull’isola rispetto al resto d’Italia – aggiunge Savatteri – stiamo parlando del tasso di opposizione che in Sicilia si attesta all’incirca al 50% contro il dato nazionale del 32%”.

(Fonte: CRT Sicilia)