Primo trapianto di fegato in Costa d’Avorio
È stato effettuato a fine dicembre il primo trapianto di fegato in Costa d’Avorio. Il Paese diventa il terzo territorio africano dopo Egitto e Sudafrica a eseguire questa delicata operazione.
A realizzare quello che per il sistema sanitario nazionale è un vero e proprio evento storico è stata l’equipe del professor Keli Elie, direttore del servizio di Chirurgia generale, digestiva ed endocrina dell’ospedale universitario di Treichville. Dodici gli specialisti coinvolti nel team che è stato formato tra il 2006 e il 2019 tra Pittsburgh, Parigi e Il Cairo. La partecipazione dell’OMS in questo programma rientra tra gli Obiettivi di sviluppo sostenibile indicati nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: l’obiettivo è quello di accompagnare i singoli Paesi verso la completa eradicazione dell’epatite. Per questo l’Organizzazione promuove partnership e stanzia risorse in un’ottica di sanità equa, prevenzione e potenziamento di screening e cure.
Dal 2017, fa sapere la stessa OMS, sono stati 6 gli specialisti ivoriani formati al Cairo. Per effettuare il primo trapianto di fegato in Costa d’Avorio, l’Organizzazione ha finanziato non solo il programma, ma anche la missione dei chirurghi egiziani e degli specialisti ghanesi che hanno supportato il team locale. Ad oggi numeri ufficiali dicono che l’epatite B in questo Paese colpisce il 12% della popolazione, mentre il 4% è affetto da epatite C. L’epatite virale è all’origine di quasi 2mila decessi ogni anno per tumore e di oltre 8mila per cirrosi: la partita da vincere, con la realizzazione di un centro trapianti in Costa d’Avorio, sarà quella di rendere questa soluzione chirurgica sempre più sicura e accessibile per i pazienti.