Non è ancora ben chiaro se il virus dell’Epatite G (HGV), la cui scoperta è abbastanza recente (1995), abbia tratti simili a quello dell’Epatite C.
Così come non risultato accertato se l’agente patogeno sia effettivamente coinvolto nel processo di specifica epatite o di altre patologie a carico di organi lontani dal fegato.
È però confermata la sua azione nelle infezioni acute la cui guarigione trova testimonianza negli anticorpi isolati dal sangue dei pazienti.
La cronicizzazione dell’infezione comporta inoltre la ‘sosta’ del virus nel circolo ematico per anni; seppur sia raro – lo ripetiamo – riscontrare sindromi del fegato correlabili soltanto ad esso.
L’HGV risulta frequente nei soggetti che hanno contratto l’Epatite C a seguito di trasfusione non controllata (nell’ordine del 10-15%).