Non poteva concludersi in maniera migliore la notte dell’Epifania quando, nell’ospedale di Rivoli, in provincia di Torino, da una paziente sono stati prelevati fegato e reni che hanno concesso una nuova speranza a tre persone. La donna, 80enne, era deceduta a seguito di un’emorragia cerebrale e i familiari hanno acconsentito…
Quattro trapianti, tutti effettuati da un unico donatore, hanno permesso, in 48 ore, di dare una nuova speranza di vita a tre ragazzi e un bambino di 6 anni. È successo tra domenica e lunedì della scorsa settimana all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, dove cuore, fegato e reni sono stati…
Un fegato e due reni trapiantati dopo essere stati mantenuti in vita per quasi un giorno. È l’intervento effettuato nei giorni scorsi alle Molinette di Torino e che apre nuovi scenari nella chirurgia italiana.
Una storia che dimostra ancora una volta come il consenso alla donazione degli organi significhi salvare vite umane. Un gesto di umanità e senso civico che può essere compiuto da chiunque
La voce di Gloria – 38 anni (nella foto) – è un autentico inno alla vita. Raggiunta al telefono a Livorno, dove risiede, si è travolti dalla sua contagiosa energia. Da 11 anni, dal 2008, ha un fegato nuovo.
A Montedoro, in provincia di Caltanissetta, il 99% degli abitanti ha detto “sì” alla donazione degli organi. Le adesioni innescate dal ricordo di Noela, 19 anni, morta in un tragico incidente stradale.
L’aderenza terapeutica, come presupposto per mantenere in salute l’organo trapiantato, è l’elemento cardine del progetto: “Aderisco Perché, Storie vissute per chi ha una storia ancora tutta da vivere”.
Cinquanta specialisti del Santa Maria Nuova di Reggio Emilia hanno portato a termine uno straordinario doppio trapianto di organi. Un fegato e 4 reni già destinati a pazienti in lista d’attesa.
Cresce, in Sicilia, il numero dei donatori: +44% nel 2017. Ma la percentuale di chi si oppone al prelievo degli organi rimane alta: 36,8% (peggio solo Campania, Liguria, Puglia, Abruzzo, Calabria).
Ricevere un rene da donatori affetti da Epatite C non costituisce rischio per chi è sottoposto al trapianto. Lo dimostra uno studio americano condotto dalla Johns Hopkins University.