Le mestruazioni irregolari possono predisporre al fegato grasso
Uno studio ha dimostrato che tra gli effetti di cicli prolungati, oltre al diabete e alle malattie cardiache, può svilupparsi anche la steatosi epatica non alcolica
Uno studio ha dimostrato che tra gli effetti di cicli prolungati, oltre al diabete e alle malattie cardiache, può svilupparsi anche la steatosi epatica non alcolica
La steatosi epatica non alcolica viene spesso sottovalutata o non trattata a dovere. Ma i rischi per la salute sono diversi e pericolosi
La sindrome che permane anche dopo la guarigione dal virus è associata a una maggiore possibilità di sviluppare la steatosi epatica
È quanto emerge da uno studio, secondo cui il rischio sarebbe indipendente dallo stato del metabolismo del glucosio
Secondo uno studio tutto italiano il rischio di sviluppare comorbidità è correlato a fibrosi in stato avanzato
Dalle biopsie liquide alla nuova risonanza magnetica, come aiutare gli specialisti a monitorare i pazienti in base alla probabilità che la loro patologia epatica peggiori
Solo il 26% delle aree d’oltremanica dispone di percorsi efficaci per i pazienti. Tre quarti della popolazione scopre la patologia quando ormai è troppo tardi
È il risultato di uno studio che è stato presentato in occasione del Digital NAFLD Summit 2021
È quanto emerge da uno studio spagnolo che ha identificato in E2F1 e E2F2 i bersagli terapeutici per il trattamento della NAFLD
È il risultato di uno studio australiano su circa 500mila partecipanti di età compresa tra i 40 e i 69 anni, per un periodo medio di 10,5 anni
Potrebbe esserci il luppolo, o meglio, due suoi composti, alla base della limitazione di accumulo di grasso nel fegato. È quanto emerge da uno studio condotto all’Oregon State University e pubblicato su eLife secondo cui lo xantumolo e il tetrahydroxanthohumol rappresenterebbero una soluzione alla steatosi epatica non alcolica (NAFLD). La NAFLD…
Numeri ufficiali dell’NHS, il Sistema Sanitario Nazionale del Regno Unito, indicano che fino a un terzo di chi vive in UK riporta fasi iniziali della patologia, il che significa che vi sono tracce di grasso nel fegato
Oltre 10 anni fa all’uomo era stata diagnosticata una steatosi epatica non alcolica che, con il tempo, lo aveva portato fino all’insufficienza epatica. Il lobo del fegato donato dal nipote gli ha salvato la vita
Si chiama inositolo polifosfato-4-fosfatasi di tipo II B (INPP4B). È una proteina che, in base a quanto emerso da uno studio condotto dal Biomolecular Sciences Institute dell’università internazionale della Florida e pubblicato su Nature Communications Biology, proteggerebbe i topi obesi e le persone dallo sviluppo di steatosi epatica, diabete di tipo…
La ricerca della Duke University ha mostrato come i più elevati livelli glicemici correlino con una maggiore severità del ballooning degli epatociti e della fibrosi epatica in 713 pazienti con NAFLD/NASH
Secondo uno studio del Cincinnati Children’s Hospital Medical Center, l’accumulo di grasso nel fegato a causa dell’obesità può alterare il microambiente epatico attraendo una popolazione specifica di cellule T
Lo studio ha coinvolto 67 adulti in base a indice di massa corporea e a presenza o assenza di steatosi epatica non alcolica ecografica. Un ruolo importante nell’estrazione epatica lo gioca l’adiponectina
La malattia del fegato grasso è sempre più diffusa tra i pazienti in età pediatrica. Uno studio condotto dall’Arizona State University spiega cosa c’è alla base di questa crescita esponenziale e quali sono i rischi
A stabilirlo è uno studio condotto dalla Swansea University in collaborazione con l’Università di Bristol e il Francis Crick Institute di Londra e i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Communications
I ricercatori dell’università “Aldo Moro” di Bari hanno utilizzato questo strumento per valutare l’efficienza dell’estrazione epatica, in relazione a NAFLD, obesità, insulino-resistenza, dieta e stili di vita