Uncategorized 25 Maggio 2022

Chirurgia robotica del fegato: come funziona e che vantaggi comporta

È la tecnica ad oggi di livello più avanzato per condurre interventi di questo tipo. La chirurgia robotica del fegato è una procedura che sempre più centri stanno adottando. Sono oltre 100, infatti, le strutture italiane dotate della piattaforma “da Vinci” e circa 5mila nel resto del mondo.

Le sue caratteristiche tecniche lo rendono estremamente versatile per molteplici applicazioni che spaziano dall’urologia alla ginecologia, fino alla chirurgia toracica e, appunto, quella generale ed epatica nella fattispecie. Il robot non agisce in totale autonomia, ma viene gestito dal chirurgo che, lontano dalla tavola operatoria, è seduto a una postazione: qui, attraverso monitor e comandi, muove i bracci della macchina che sono collegati agli attrezzi endoscopici che, a loro volta, vengono introdotti nel punto del corpo del paziente su cui intervenire. Il tutto avviene con piccolissime incisioni grazie alla capacità di proiettare tridimensionalmente, con immagini ferme e ad altissima risoluzione, il campo operatorio.

Era il 1997 quando venne effettuata la prima applicazione clinica di telerobotica, pubblicata su Springer Nature qualche anno dopo, per una colecistectomia laparoscopica con un prototipo del “da Vinci”. Questa tecnologia avanzatissima consente allo specialista di eseguire suture in modo semplice, anche in spazi complicati da raggiungere, di filtrare il tremore delle mani e di beneficiare di una migliore visualizzazione della parte da incidere. In particolare nell’ambito epatico e delle vie biliari, dove questo sistema veniva inizialmente adottato durante le resezioni per isolare gli elementi del peduncolo e l’inizio della resezione vera e propria. Successivamente, sono state pubblicate le casistiche dei vari centri che hanno confermato l’affidabilità di questa procedura, insieme alla sua sicurezza, a basse perdite ematiche e al tasso di complicanze post-operatorie molto contenuto.

vantaggi della chirurgia robotica del fegato, ma anche negli ambiti sopra citati, sono diversi. Tra questi ci sono:

  • Piccole incisioni con riduzione del traumatismo tissutale
  • Minore sanguinamento e minore necessità di trasfusioni
  • Riduzione della degenza e del dolore post-operatorio
  • Riduzione dei tempi di recupero
  • Più rapida ripresa nello svolgimento delle attività quotidiane
  • Maggiore facilità nell’esecuzione delle manovre chirurgiche complesse
  • Maggiore sicurezza per il paziente