Un italiano alla presidenza del comitato europeo per i trapianti d’organo
Il professor Emanuele Cozzi è il nuovo presidente del CD-P-TO, il Comitato europeo per i trapianti d’organo al Consiglio d’Europa. Cozzi, responsabile dell’Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Immunologia dei Trapianti dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Padova e collaboratore del Centro Nazionale Trapianti come second opinion nazionale per le questioni immunologiche e di compatibilità donatore-ricevente, resterà in carica fino al 2023.
Istituito in seguito alla Terza Conferenza dei Ministri della Sanità europea a Parigi nel 1987 sugli aspetti etici, organizzativi e legislativi del trapianto di organi, il CD-P-TO è il comitato direttivo responsabile delle attività di trapianto di organi all’EDQM (la Direzione europea per la qualità dei farmaci e delle cure della salute). Promuove attivamente la non commercializzazione della donazione di organi, la lotta al traffico di organi e lo sviluppo di standard etici, di qualità e di sicurezza nel campo dei trapianti di organi, tessuti e cellule. Le sue attività comprendono la raccolta di dati internazionali e il monitoraggio delle pratiche in Europa, il trasferimento di conoscenze e competenze tra organizzazioni ed esperti attraverso la formazione e il networking e l’elaborazione di rapporti, sondaggi e raccomandazioni.
È composto da esperti riconosciuti a livello internazionale degli Stati membri del Consiglio d’Europa, dei Paesi osservatori, della Commissione europea, dell’Organizzazione mondiale della sanità, da rappresentanti del Comitato per la Bioetica del Consiglio d’Europa (DH-BIO) e da diverse altre organizzazioni non governative. Le loro attività sono coordinate dalla Segreteria scientifica. Come ha sottolineato il direttore del CNT, Massimo Cardillo, “la candidatura del professor Cozzi, che da anni è uno dei rappresentanti della delegazione italiana a Strasburgo, è stata fortemente sostenuta dal Centro Nazionale Trapianti. La sua elezione è un successo per l’intera Rete trapiantologica nazionale, oltre che la conferma del ruolo di leadership riconosciuta che l’Italia dei trapianti d’organo esercita a livello internazionale. A lui va l’augurio di buon lavoro per questo prestigioso incarico, mentre a tutta la Rete quello di continuare a raccogliere risultati importanti nel comune impegno a servizio dei pazienti e del Sistema Sanitario Nazionale”.