La campagna

La campagna EPATeam è declinata in moduli di differente durata e concezione, al fine di poter essere adattati a diverse tipologie di eventi scientifici e alle diverse esigenze formative dei discenti (monotematica, multidisciplinare, specialistica).

Mini eventi di sensibilizzazione

Mini eventi di sensibilizzazione

Sessione dedicata in eventi nazionali

Giornate formative accreditate ECM

Perché una campagna educazionale sul trapianto di fegato?

Perché ci sta rapidamente cambiando il mondo davanti agli occhi! Un editoriale di qualche anno fa riferiva che il trapianto epatico era vittima del suo stesso successo e che la sua spina nel fianco era ormai la carenza di donatori.

Questo tema rimane, ma l’altra faccia della medaglia di questo eclatante successo è che, con l’aumento costante dei volumi di monitoraggio post-trapianto, iniziamo a soffrire anche della carenza di medici dedicati ed esperti.

Peraltro è esperienza comune che continuino a bussare alla nostra porta pazienti in condizioni terminali ovvero osserviamo casi di HCC che avremmo preferito fossero giunti a noi per tempo.

Né però possiamo nascondere che per arrivare ai successi che abbiamo faticosamente raggiunto abbiamo talmente fortificato la struttura che circonda il centro trapianti che questo ha contribuito a farci allontanare dal territorio che talvolta ci guarda come un’inaccessibile torre di avorio.

Aggiungo che alcune innovazioni sono destinate ad attirare la nostra attenzione in modo peculiare (es: donatori a cuore fermo, perfusione dinamica degli organi, utilizzo fegati HCV positivi, accesso alla lista per epatite alcolica acuta, priorità nei pazienti con HCC, studio comorbidità dei candidati con NASH) e questo limiterà la nostra disponibilità di gestione ordinaria post-trapianto.

Occorre quindi ideare un modo di ricucire i rapporti tra il centro trapianti ed il territorio, ossia le sedi dove vengono osservati possibili candidati al trapianto ma anche dove torna a vivere il paziente dopo il trapianto.

Solo ottimizzando i rapporti di interscambio con il territorio possiamo mantenere a lungo il successo del trapianto di fegato.

Per fare questo abbiamo ideato una modalità strutturata ma anche aperta al dialogo per offrire un’informazione olistica ed aggiornata sul trapianto di fegato: chi è il candidato e come si assegna l’organo; come si effettua il trapianto; quali sono i rischi del post-trapianto, precoci e tardivi; quali sono le terapie di lungo periodo; quali sono le complicanze e quando esse richiedono che il trapiantato sia reinviato al centro trapianti; quali sono gli aspetti psicologici e quali sono quelli- specificamente attinenti al trapianto- di coordinamento.

Tutto il nostro mondo viene presentato per andare incontro ad una gestione pre e post-trapianto epatico maggiormente condivisa tra territorio e centro trapianti.

Lucio Caccamo