Adenoma

Cos’è

L’adenoma epatico (conosciuto anche come adenoma epatocellulare) rientra nella ‘categoria’ dei tumori benigni del fegato. Occorre tuttavia sottolineare che l’adenoma – con peculiarità differenti rispetto ad altri tumori non maligni – può non rimanere benigno per sempre. La lesione riscontrata è in genere una, ma sono stati descritti casi in cui appaiono lesioni nodulari doppie o triple. Qualora il numero sia superiore a 10, si parla di adenomatosi epatica o adenomatosi epatica multipla.

Origine

L’origine dell’adenoma viene ricondotta perlopiù all’assunzione di contraccettivi orali (pillola anticoncezionale). Esistono fattori predisponenti la malattia – elevando il rischio di sviluppo – quali gli steroidi anabolizzanti (quelli talora impiegati in maniera non congrua dai culturisti) e alcune sindromi metaboliche tra cui: la glicogenosi, la galattosemia, il diabete.

Sintomi

L’adenoma è in genere del tutto asintomatico. In alcune circostanze i pazienti lamentano dolore, pesantezza all’addome e problemi alla digestione. In situazioni decisamente più critiche, l’adenoma può andare incontro a rottura spontanea e se non affrontato con tempestività rappresenta un serio pericolo per la vita del malato.

Diagnosi e cura

Alla diagnosi si arriva tramite ecografia addominale, TC o Risonanza Magnetica. Il trattamento terapeutico – una volta sospesa la somministrazione dell’anticoncezionale – prevede la rimozione chirurgica solo per gli adenomi con diametro superiore ai 5 centimetri (al di sotto dei 5 centimetri si propone l’osservazione periodica) poiché non è da escludere la probabilità di una progressiva degenerazione in lesione maligna; l’improvvisa rottura o la verifica dell’aumento del volume possono porre indicazione alla sua rimozione.
In linea di massima la presenza di adenoma nella donna può essere osservato nel tempo, mentre nell’uomo vi è un suggerimento ad intervenire già all’esordio.