Metastasi

Cosa sono

Le metastasi epatiche (o secondarismi epatici) sono la conseguenza di diffusione dentro il fegato di neoplasie maligne nate e sviluppatesi in organi ‘lontani’ dal fegato e le cui cellule malate intaccano l’organo per effetto del loro ‘viaggio’ favorito dal circolo sanguigno (attraverso la vena porta) nonché dal fatto che il fegato svolge un ruolo essenziale di ‘filtro’ nel corpo umano.

Origine

L’origine è sempre successiva alla formazione di tumori insorti in altri distretti anatomici, tuttavia esistono malattie rare nelle quali si giunge casualmente al primo riscontro di metastasi epatica e successivamente alla scoperta del tumore primitivo che l’ha generata. In linea di principio ogni tipo di tumore maligno può causare la comparsa di metastasi epatiche nel corso della sua progressione.

Sintomi

Le metastasi al fegato possono risultare del tutto ‘silenti’. Nella maggior parte delle condizioni cliniche descritte, alla diagnosi di metastasi si arriva nel corso del monitoraggio programmato per un’iniziale patologia cancerosa. La comparsa dei sintomi si ha quando le dimensioni delle lesioni risultano tali da occupare un’ampia porzione della ghiandola epatica. Si tratta comunque di disturbi senza una propria specificità poiché rilevabili pure in altre condizioni morbose: astenia (stanchezza ingiustificata, protratta per molti giorni o settimane); rialzo della temperatura (in particolare nelle ore serali); mancanza di appetito; anoressia; perdita di peso; dolore; ittero; addome disteso (a causa della raccolta di liquido nella cavità addominale); massa neoplastica rilevabile all’atto della palpazione.

Diagnosi

Per la diagnosi sono utili alcune indagini strumentali come l’ecografia addominale e la TC. Gli esami di laboratorio si concentrano nella ricerca dei marcatori (markers). Alla biopsia del tessuto epatico ci si rivolge laddove occorra definire con certezza l’area d’insorgenza del tumore maligno primitivo quando non evidente.