La cirrosi è la conseguenza a lungo termine di tutte le epatopatie croniche ed è caratterizzata dalla progressiva deposizione di fibrosi nel fegato fino alla formazione di noduli di rigenerazione che ne alterano sia la funzione che la circolazione ematica
La preservazione statica fredda (Static Cold Storage – SCS) è storicamente la tecnica maggiormente utilizzata per la preservazione del fegato a scopo di trapianto, rappresentando lo standard of care da ormai 50 anni
A partire dagli anni ’80 del XX secolo, il trapianto di fegato rappresenta l’unica terapia salva-vita per il trattamento delle patologie epatiche acute o croniche in fase terminale
Il carcinoma epatocellulare (HCC) è l più frequente variante di tumore primitivo del fegato, con una incidenza di 10.1 casi/100000 persone per anno, che raggiunge il picco massimo all’età di 70 anni
La chirurgia mini-invasiva del fegato ha mostrato una significativa evoluzione nel corso dell’ultima decade, evidenziando risultati convincenti in termini di sicurezza, di fattibilità e di riproducibilità della tecnica anche nel confronto con la chirurgia “open”
La fragilità o “Frailty” è una condizione multifattoriale definita come riduzione delle riserve funzionali e della resistenza agli agenti stressanti, responsabile di maggiore vulnerabilità rispetto ad eventi avversi, in grado di condurre ad esiti di salute negativi, inclusa la mortalità
Il colangiocarcinoma (CCA) comprende un gruppo eterogeneo di neoplasie delle vie biliari. Il 30% dei CCA è associato a colangite sclerosante primitiva e vi è una correlazione con la colite ulcerosa
Nella seconda metà degli anni 70 l’introduzione della ciclosporina, farmaco capostipite dei cosiddetti “inibitori della calcineurina” (CNIs), consente un’efficace controllo del rigetto e rivoluziona il mondo dei trapianti che aumentano in modo esponenziale