Le Storie di Epateam 10 Giugno 2019

“Ora ho un giovane fegato. È stato lui a cercarmi”
Le Storie di Epateam: Sal, il guerriero samurai

Buongiorno a tutti.

Oggi dovrei fare ulteriori progressi, anche se vi confesso che sto cominciando ad odiare questi tubi che mi legano. Pazienza, me ne farò una ragione e ancora una volta mantengo il mio atteggiamento di guerriero e voglia di vivere. Voglio riprendermi il mio.

Sono 25 anni di lotta per un’Epatite C con anni e anni di farmaco interferone.

UN’EPATITE C DIAGNOSTICATA CHE NON HAI ANCORA 30 ANNI

E se te la diagnosticano che non hai ancora 30 anni e che ancora stai elaborando il lutto per la perdita di tuo padre che “distrattamente” ti ha lasciato neanche un anno prima, allora ti viene una rabbia silenziosa dentro.

Ma tu ti dai una pacca sulla spalla e quella rabbia la cominci anche a capire, perché  i tuoi sforzi sono rivolti ad eliminare un estraneo virus che hai dentro di te.

Cadono tutte le progettualità di una vita di coppia e sopraggiungono tutte le paure di costruirla una vita di coppia.

E poi dopo 22 anni riesci a sconfiggerlo il tuo virus.

E tu ricominci a vivere e a vedere avanti e allora TAC, il virus se ne va, ti  fa ciao con la manina ma ti lascia il suo “fagottino” in ricordo di sé: un simpatico tumore al fegato perché ormai il tuo fegato è diventato tutto cirrotico.

E quindi ritorni a recitar la parte del guerriero (e la recita devi farla bene perché devi convincere prima te e poi quelli attorno a te) e stavolta la lotta la fai con la chemio per altri 18 mesi; e poi la recita viene fatta così bene che addirittura inganni il tuo corpo. Mi direte, come?

EDUCARE IL TUO CORPO AD AVERE I PARAMETRI PER LA LISTA D’ATTESA

Quando mi dicono che non ho i “parametri” per entrare immediatamente in lista trapianti ma che potrei farcela, educhi il tuo corpo a farli uscire quei “parametri”.

E credetemi escono. E TAC il guerriero li frega tutti e a luglio entra in lista trapianti a Milano.

Ma la battaglia non finisce, perché in lista trapianti ci devi restare e fregarli ancora con i “parametri” che ha il tuo corpo.

Ed io lo spiego al mio fegato: siamo in lista, siamo protetti, siamo come gli ebrei di Schindler’s list: finché staranno in lista non andranno in camera a gas.

E allora il guerriero e il suo corpo giocano ancora a mantenere i “parametri” perché in lista vogliono restarci e lo facciamo per un anno.

E ci riesco. Ma a Natale mi succede una cosa strana.

Avverto che il mio corpo non vuole più essere complice della mia guerra mentale e sento il fegato stancarsi, non più complice nel divertirsi a fregarli i medici salvavita.

È un modo ironico per dirvi che il fegato non cominciava più a rispondere alle operazioni puntuali su di lui, scientificamente dette embolizzazioni. Ho sentito il mio fegato allontanarsi, forse stanco di giocare/barare.

Non saprei.

E poi una sera mi sono fatto un discorso con lui: guarda “bello” oggi sono 25 anni che mi occupo di te e tu non puoi mollarmi così!

Quindi scelgo io: te ne devi andare tu e io voglio farmi una storia nuova, con un vero fegato nuovo e bello.

Io sono ancora giovane e non me ne vado io, sei tu che te ne vai, caro.

Forse quella sera qualcuno, qualcosa, non saprei, ha ascoltato quella assurda e strana conversazione ed ha cominciato a parteggiare con me. Dopo qualche ora e da pochi giorni, il mio ex grande amore di fegato se ne è andato ed ora convivo con un giovane fegato (che qui i medici mi han detto di essere anche bello).

UN GIOVANE FEGATO… È STATO LUI A CERCARMI

Non so a chi l’ho rubato (ma è stato lui a cercarmi).

Sto provando questa rinascita e questa nuova esperienza. Stiamo facendo i primi passi insieme, ci stiamo conoscendo e pare che ci piaciamo anche io e il mio nuovo “compagno”.

Spero che lui resti con me e mi riesca a restituire quei 25 anni ormai passati di un amore diventato impossibile con il mio vecchio ex grande amore di fegato. Cari, credetemi è andata proprio così.

La verità è questa.

Anestesia, trapianto, sala rianimazione, paure, ansie, tubi, cateteri…

Il mio è stato un modo (spero divertente) di raccontarvi le cose al contrario.

E per dirvi anche che come un guerriero samurai ho imparato a conoscere il mio nemico fino a rispettarlo e a parlarvi del nuovo compagno di fegato come l’amore nuovo che rivitalizza l’anima prima del corpo.

Buona giornata.

Sal.