Nuoro, l’appello dei trapiantati alla Regione
“Stop con le trasferte per i controlli clinici”

“Basta con le trasferte per gli esami di controllo”.
A parlare è Luigi Bellu, presidente dell’Onlus che riunisce i 90 trapiantati del Nuorese e dell’Ogliastra aderenti all’Associazione Nazionale AITF.
Bellu, 73 anni, originario di Ozieri, sebbene sia nuorese d’adozione, nel 2014 è stato sottoposto al trapianto di fegato.
Intervento eseguito all’Ospedale Brotzu di Cagliari: unico Centro in Sardegna a cui fanno capo le sofferenze e speranze dei malati trapianto-dipendenti.
I controlli clinici, a tappe fisse, in talune circostanze, specie per chi ha ricevuto un nuovo organo e vive in maniera soddisfacente, diventano un bel ‘peso’ fisico che si somma allo stress dell’attesa dell’esito medico.
“Il problema sta nel doverci sobbarcare i viaggi a Cagliari – dice Bellu al cronista de La Nuova Sardegna, Francesco Pirisi – delle volte con partenza dalla Baronia o dalla Gallura, perché le visite sono concentrate al Brotzu. A parte per chi ha subito il trapianto del rene che può fare gli esami a Nuoro o in altri nosocomi”.
Il Day Hospital all’Ospedale San Francesco, nel capoluogo nuorese, per il momento rimane solo una promessa. E ciò nonostante una richiesta firmata proprio dal gruppo aderente all’AITF.
“Dal mese di marzo, un progetto per aprire l’ambulatorio è a Sassari, all’attenzione del direttore dell’ATS, azienda sanitaria regionale, Fulvio Moirano. Ma – conclude Bellu – ancora non l’ha esaminato. Noi l’avevamo proposto già 2 anni fa al commissario dell’ex ASL, Mario Palermo, che aveva concordato sulla necessità d’avviare il servizio”.
(Fonte: lanuovasardegna.it)