Focus 12 Novembre 2021

Prelievo di fegato a cuore fermo, la prima volta a Guastalla

Un prelievo di fegato a cuore fermo. Questo è stato effettuato per la prima volta, nei giorni scorsi, all’ospedale civile di Guastalla, in provincia di Reggio Emilia. L’intervento, che ha visto la donazione anche delle cornee da parte di una paziente deceduta, è stato possibile grazie alla circolazione extracorporea e al coinvolgimento di un’equipe di 30 specialisti provenienti da diverse strutture sanitarie regionali.

Il prelievo è stato eseguito da una donatrice il cui cuore si era fermato, attraverso l’impiego dell’ECMO (in inglese ExtraCorporeal Membrane Oxygenation), una particolare apparecchiatura che consente la circolazione sanguigna extracorporea e quindi l’ossigenazione degli organi. Dalla preparazione alla conclusione dell’intervento il team di professionisti ha operato dalle 6.30 del mattino alle 19. Nella procedura eseguita più frequentemente il prelievo di organi è effettuato a cuore battente, su un donatore in morte encefalica. In questo caso invece l’intervento è eseguito a cuore fermo e dopo l’accertamento del decesso viene preservata la vascolarizzazione degli organi grazie alle procedure di perfusione extracorporea con Ecmo. Grazie all’intervento sono stati donati fegato e cornee.

“Non avremmo mai pensato di arrivare a eseguire questa procedura all’ospedale di Guastalla – spiega la dottoressa Uliana Ferrari, coordinatore locale donazioni organi e tessuti – ma ci siamo riusciti ed è una soddisfazione. A riprova che non si è mai troppo piccoli per fare la differenza. Dietro a questo tipo di intervento c’è un processo complicato per cui è necessario che alcune condizioni si verifichino in contemporanea e altre in maniera consequenziale. Tutti i professionisti coinvolti hanno dedicato enorme impegno e attenzione perché quello che ci muove è la grande motivazione e perché dietro c’è il pensiero di contribuire con il nostro operato a dare nuova speranza, grazie al dono e alla generosità di alcune persone, a qualcuno che attende. Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato a vario titolo a questo evento”.

L’intervento, che è di un’eccezionalità assoluta (a Reggio fino a due anni fa non era mai stato eseguito un prelievo di fegato a cuore fermo. La prima volta fu nel 2019) ha coinvolto l’ECMOTEAM, una squadra organizzata per la regione dalla Rianimazione dell’Ospedale di Cesena composta da cinque specialisti e un’equipe per il reimpianto degli organi sul ricevente giunta da Bologna. Per Guastalla erano presenti: 3 infermieri professionisti di Terapia Intensiva e 4 di Sala Operatoria, 2 medici rianimatori, un tecnico e un medico di laboratorio, un tecnico di Radiologia e un medico radiologo, 2 infermieri TPM (Transplant Procurement Manager) oltre ad Alessandro Grandi (coordinatore referente aziendale per donazioni organi e tessuti), il coordinatore medico locale e aziendale Elisa Becchi e il referente locale donazioni organi e tessuti Uliana Ferrari.