Focus 23 Dicembre 2022

Record di trapianti in Puglia nel 2022

Il numero è 135. È un vero e proprio record di trapianti, quello registrato in Puglia nel 2022. Al Policlinico di Bari, infatti, a tanto ammontano gli interventi effettuati nel corso dell’anno, di cui 30 hanno riguardato il fegato. Una ‘performance’ che rende l’azienda ospedaliero universitaria la seconda in Italia in particolare per i trapianti di cuore, dietro solo all’ospedale Sant’Orsola di Bologna.

I dati sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa in cui sono intervenuti il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore, e il coordinatore del Centro Regionale Trapianti, il professor Loreto GesualdoSuperati anche i 123 del 2021, nel dettaglio sono stati eseguiti 25 trapianti di cuore, 80 trapianti di rene (il dato più alto degli ultimi anni), 50 di rene singolo, 10 di rene doppio e 20 di rene da vivente, grazie anche al programma trapianto di rene AB0-incompatibile. Sono stati invece 30 i trapianti di fegato eseguiti.

“Il Policlinico di Bari e in generale tutto il sistema sanitario pugliese – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – oggi registra una notizia straordinaria. Insieme all’Emilia Romagna siamo la prima regione italiana per trapianti di cuore. È la dimostrazione della maturità di un sistema e di una grande disponibilità da parte delle famiglie dei donatori, che sono poi quelle che rendono possibili questi risultati. Dispiace che i dati relativi al 2019 vedano le regioni del Sud tutte confinate sotto il decimo posto”.

A rendere possibile il record di trapianti in Puglia è stato il numero in assoluto più elevato di donatori52per la precisione, con un indice di 13,8 donatori effettivi per milione di popolazioneNel 2019 in pre pandemia erano stati 40 con un indice di 9,8 per milione di abitanti. Al primo posto la Asl di Barletta-Andria-Trani tra le province con 22 segnalazioni di donatori. Grazie a tre nuovi dispositivi per la perfusione dinamica degli organi di cui si è dotato il Policlinico di Bari è stato inoltre possibile ridurre significativamente il rischio di rigetto e migliorare la ripresa funzionale nei riceventi. 

“È un grandissimo risultato del Policlinico di Bari e di tutta la Regione – ha spiegato il direttore generale del policlinico, Giovanni Migliore – L’attività trapiantologica è altamente specialistica e richiede un impegno multidisciplinare e collettivo che pochi centri possono assicurare. Essere, come dimostra il numero dei trapianti di cuore, tra le prime strutture in Italia è qualcosa di veramente eccezionale”.

“Io sono solo il portavoce di un grande team di professionisti e operatori sanitari che si sono messi a disposizione delle persone in attesa di un trapianto – sono state le parole del Coordinatore regionale Trapianti, il professor Loreto Gesualdo – Siamo orgogliosi di questi risultati, ma c’è ancora molto da fare. Nel nostro territorio abbiamo una lista d’attesa di 450 pazienti, per cui ne approfitto per lanciare un invito alla sensibilizzazione alla cultura del dono. Donare è vita, quindi andiamo nei Comuni e diamo il nostro consenso alla donazione”.