Focus 30 Maggio 2022

Tumori, in Africa previste oltre un milione di vittime entro il 2030

Entro il 2030 i tumori in Africa genereranno oltre un milione di vittime. È quanto emerge da uno studio pubblicato su The Lancet Oncology, secondo cui le conseguenze anche per le neoplasie pediatriche sarebbero molto più gravi rispetto al resto del pianeta.

Stili di vita non regolari, diagnosi che quando arrivano non danno possibilità di intervento, accesso alle cure praticamente impossibile, soluzioni terapeutiche ridotte ai minimi: insomma un insieme di fattori che sta facendo aumentare la portata di queste patologie in particolare nelle regioni subsahariane. Nel corso del 2020 sono state circa 520mila le persone che sono decedute per via di un tumore, un fattore su cui hanno iniziato a incidere anche problematiche legate all’ambiente.

Per presentare le stime nazionali dell’incidenza del cancro e del carico di mortalità nei Paesi dell’Africa subsahariana, i nuovi casi di cancro e i decessi sono stati estratti dal database GLOBOCAN dell’Agenzia internazionale per la ricerca sui tumori per l’anno 2020. Data la debolezza dei sistemi di statistiche vitali, quasi tutte le informazioni sul carico di tumori in quest’area geografica sono state ricavate dai registri tumori basati sulla popolazione. Dei 48 Paesi inclusi, i dati relativamente recenti dei registri dei tumori (fino al 2019) sono stati utilizzati direttamente per produrre stime di incidenza nazionale in 25 Paesi, mentre l’assenza di tali dati per 16 ha fatto sì che le stime si basassero su dati provenienti da Paesi vicini.

Si stima che nel 2020 nell’Africa subsahariana si siano verificati 801.392 nuovi casi di cancro e 520.158 decessi. I tumori del seno (129.400 casi femminili) e della cervice uterina (110.300) sono stati responsabili di tre tumori su dieci diagnosticati in entrambi i sessi, nonché i più comuni, al primo posto rispettivamente in 28 e 19 Paesi. Negli uomini, quello alla prostata è stato il primo in termini di incidenza (77.300 casi), seguito dafegato (24.700) e colon-retto (23.400). Il cancro alla prostata è stato il principale tumore incidente negli uomini in 40 Paesi dell’Africa subsahariana. Il rischio per una donna dell’Africa subsahariana di sviluppare un tumore all’età di 75 anni era del 14-1%, con il cancro al seno (4-1%) e il cancro al collo dell’utero (3-5%) responsabili della metà di questo rischio. Per gli uomini, l’incidenza cumulativa corrispondente era inferiore (12-2%), con il cancro alla prostata responsabile di un terzo di questo rischio (4-2%). Il cancro al collo dell’utero è stato la principale forma di morte per cancro tra le donne in 27 Paesi, seguito dal cancro al seno (21 Paesi). Il cancro alla prostata è stato il tipo di morte per cancro più comune in 26 Paesi, con il cancro al fegato al secondo posto (11 Paesi).

Ma c’è un altro fenomeno in costante crescita, quello dei tumori pediatriciEntro il 2050 si prevede che circa la metà dei casi si registrerà in una nazione africana, anche alla luce del fatto che ad oggi gli oncologi pediatri sono solo in Sudafrica, Uganda, Tanzania e Ghana. Nella restante parte del continente, invece, le cure per queste forme sono affidate solo a medici non specializzati e a infermieri.