Focus 25 Febbraio 2022

I rischi della ricaduta nell’alcol dopo il trapianto di fegato precoce

Il trapianto di fegato precoce per l’epatite grave alcol-correlata è un’opzione di trattamento emergente. Uno studio condotto in 19 ospedali francesi e belgi, pubblicato nei giorni scorsi su The Lancet, ha puntato a valutare il rischio di ricaduta nell’alcol a due anni dall’intervento, rispetto al trapianto di fegato per cirrosi alcol-correlata dopo sei mesi di astinenza.

Nella ricerca sono stati coinvolti pazienti di età pari o superiore ai 18 anni suddivisi in tre gruppi: 

  • con epatite grave alcol-correlata che non rispondevano al trattamento medico ed erano eleggibili per un trapianto di fegato precoce secondo un nuovo sistema di punteggio di selezione basato su elementi sociali e di dipendenza che possono essere quantificati in punti (gruppo trapianto precoce); 
  • con cirrosi alcol-correlata elencati per il trapianto di fegato dopo almeno 6 mesi di astinenza (gruppo di trapianto standard); 
  • con epatite grave alcol-correlata che non rispondono al trattamento medico e non sono eleggibili per il trapianto di fegato precoce secondo il punteggio di selezione. 

Gli studiosi hanno anche definito un gruppo di controllo storico di pazienti con epatite grave alcol-correlata non responsiva alla terapia medica e non trapiantati. L’esito primario era la non-inferiorità del tasso di ricaduta nell’alcol a 2 anni dopo il trapianto nel gruppo del trapianto precoce rispetto al gruppo del trapianto standard, utilizzando il metodo di follow back temporale dell’alcol (TLFB) e un margine di non-inferiorità prespecificato del 10%. I risultati secondari erano il modello di ricaduta nell’alcol, il tasso di sopravvivenza a 2 anni dopo il trapianto nel gruppo del trapianto precoce rispetto al gruppo del trapianto standard e la sopravvivenza complessiva a 2 anni nel gruppo del trapianto precoce rispetto ai pazienti nel gruppo non idoneo al trapianto precoce e ai controlli storici.

Tra il 5 dicembre 2012 e il 30 giugno 2016, sono stati inclusi 149 pazienti con epatite grave alcol-correlata: 102 nel gruppo di trapianto precoce e 47 nel gruppo non idoneo al trapianto precoce. 129 sono stati inseriti nel gruppo del trapianto standard, 68 in quello dei trapianti precoci e 93 nel gruppo dei trapianti standard che hanno ricevuto un trapianto di fegato. 23 (34%) pazienti hanno avuto una ricaduta nel gruppo del trapianto precoce e 23 (25%) nel gruppo del trapianto standard, non dimostrando quindi la non inferiorità del trapianto precoce rispetto a quello standard. Il tasso a 2 anni di elevata assunzione di alcol era maggiore nel gruppo del trapianto precoce rispetto al gruppo del trapianto standard. Il tempo trascorso a bere alcol non era diverso tra i due gruppi, ma il tempo trascorso a bere una grande quantità di alcol era maggiore nel gruppo del trapianto precoce rispetto a quello del trapianto standard. La sopravvivenza post-trapianto a 2 anni era simile tra il gruppo del trapianto precoce e il gruppo del trapianto standard; la sopravvivenza globale a 2 anni era più alta nel gruppo del trapianto precoce rispetto al gruppo non idoneo al trapianto precoce e ai controlli storici.

Questo studio conferma l’importante beneficio di sopravvivenza legato al trapianto di fegato precoce per l’epatite grave alcol-correlata e fornisce dati oggettivi sulla sopravvivenza e la ricaduta nell’alcol per personalizzare la gestione dei pazienti con epatite grave alcol-correlata.