Focus 27 Febbraio 2023

Alcol e malattie del fegato: quali sono i sintomi e le forme di prevenzione

Il legame tra alcol e malattie del fegato è ormai accertato. Steatosi epatica, cirrosi e altre patologie possono infatti essere causate, tra le altre cose, anche da un eccessivo consumo di bevande alcoliche. Esistono però forme di prevenzione che ci consentono di limitare l’incidenza di queste malattie come sottoporsi a controlli medici regolari e seguire abitudini di vita sane.

Il fegato è l’organo principale coinvolto nella metabolizzazione dell’alcol: questo spiega perché il suo abuso può causare importanti malattie epatiche a cominciare da seri processi infiammatori che possono sfociare in ben più gravi casi clinici. Ma, attenzione, non sono solo gli alcolici a provocare gravi danni al fegato.

Basti pensare alla più comune, vale a dire la steatosi epatica, conosciuta anche NAFLD – “fegato grasso per causa non alcolica” che si manifesta quando le cellule del fegato si farciscono di trigliceridi dando vita a una malattia vera e propria.

Legata invece all’alcol è la fibrosi, condizione che comporta l’accumulo di tessuto connettivo cicatriziale nel fegato, che gradualmente sostituisce il tessuto epatico e causa una progressiva perdita di funzionalità, proporzionale all’estensione del danno.

Quel che è certo è che la maggior parte delle cirrosi criptogenetiche, ossia quelle che non hanno una chiara provenienza da virus o da altre malattie metaboliche, vedano nella steatosi la loro causa iniziale. E questa, qualora accompagnata da un aumento delle transaminasi, può evolversi in stati infiammatori sempre più seri che, col tempo, possono condurre alla cirrosi e/o a malattie irreversibili che, facile intuirlo, a partire da un certo stadio, possono essere solo “tamponate” o “affievolite” in attesa di un trapianto di fegato.

Ecco che tra i principali accorgimenti da tenere a mente e abitudini quotidiane da mettere in pratica troviamo una regolare attività fisica, l’abbandono del fumo e una sana alimentazione. Laddove sana non significa abolizione totale di vino, grassi cattivi o cibi fritti quanto, semmai, un’assunzione moderata a seconda del sesso, dell’età e delle malattie pregresse o attualmente in corso.

La scienza medica è però concorde nel dire che l’alcol è di per sé un elemento facilitatore di malattie epatiche che possono condurre a neoplasie. In Italia la cirrosi epatica rappresenta peraltro la causa di morte da malattia epatica più diffusa, un primato condiviso con i virus delle epatiti B e C, ambedue però destinati a ridursi notevolmente grazie ai vaccini somministrati in età infantile e alle nuove terapie farmacologiche.

Quel che è certo però, e la letteratura medica lo conferma, è l’assunzione di alcol troppo frequente e compulsiva può contribuire a sviluppare gravi malattie del fegato.

Malattie che, in una fase iniziale, sono per lo più silenti. Così come confermato da tanti pazienti trapiantati, molte malattie epatiche sono asintomatiche nei primi mesi della loro comparsa. È solo col passare del tempo che, oltre al dolore, si manifestano i sintomi tipici delle malattie del fegato quali stanchezza, nausea, perdita appetito, ittero, dolori addominali causati dal fegato ingrossato, emorragie ecc.

Ecco che, occorre ribadirlo, la prevenzione, come sempre, gioca un ruolo chiave grazie ad alcuni esami specifici da effettuare per monitorare lo stato complessivo della salute del fegato.

Controlli clinici quali ecografie, ma anche prelievi di sangue per valutare gli enzimi del fegato, visite specialistiche per comprenderne lo stato di ingrossamento e la consistenza, nonché esami ematologici specifici: questi accorgimenti, accompagnati da consigli mirati del medico di famiglia e da un piano nutrizionale equilibrato, possono dare una fotografia del nostro stato di salute e prevenire la comparsa di malattie serie.

Tanto per fare un esempio, in presenza di determinati risultati di esami e accertamenti, il medico può prescrivere un divieto assoluto di assunzione di bevande alcoliche e, per facilitare il deflusso della bile, una quotidiana assunzione di vitamine, acqua e proteine buone. Ecco che effettuare i giusti esami al momento della comparsa dei primi sintomi legati a malattie epatiche e smettere immediatamente di bere alcol, fumare e mangiare alimenti grassi e ricchi di zuccheri rappresenta la più importante forma di prevenzione. Quando però condizioni come la cirrosi si aggravano, il trapianto di fegato resta l’unica strada da percorrere.

di Francesca Franceschi