Biopsia liquida per il tumore del fegato, una nuova procedura
Si chiama mutation capsule plus (MCP) ed è la nuova procedura che è stata sviluppata per effettuare la biopsia liquida per il tumore del fegato. Autori di questo metodo innovativo sono stati i ricercatori del Peking Union Medical College e del Fanshengzi Clinical Laboratory di Pechino e i risultati del loro lavoro sono stati pubblicati sulla rivista Science Translational Medicine.
Ancora oggi individuare masse tumorali in alcune persone può comportare un certo livello di dolore o disagio. Alcune forme, come quelle della pelle o del seno, possono essere sottoposte a biopsia con un’invasività minima, a dispetto di quelle a polmoni, vescica o fegato che richiedono procedure molto più fastidiose. La biopsia consiste nel prelievo di campioni liquidi, come sangue, urina, sperma o saliva, e il loro esame indiretto. I test indiretti prevedono la ricerca di materiale nel campione di liquido che non fa parte di una cellula. In genere, prevedono la ricerca di materiale staccato da un tumore che contiene DNA. Gli esami di questo tipo sono chiamati esami del DNA tumorale libero da cellule (cfDNA): purtroppo, la maggior parte dei metodi sviluppati per condurre tali test ha richiesto grandi quantità di liquidi, che possono essere ingombranti sia per i pazienti che per i tecnici di laboratorio. Da qui l’esigenza di individuare nuove strade. In questo nuovo sforzo, il team cinese ha proposto un nuovo approccio.
L’MCP prevede un processo che rileva le firme epigenetiche e mutazionali (e anche i marcatori di metilazione) in un piccolo campione di liquido. I ricercatori lo hanno prima testato su campioni di sangue di 60 pazienti con tumore del fegato e hanno confrontato i risultati con un gruppo di controllo. Hanno poi ripetuto il test su 58 pazienti, riscontrando una sensibilità rispettivamente del 90% e del 94%. Hanno poi condotto analisi simili su pazienti affetti da epatite B, che notoriamente aumenta notevolmente il rischio di sviluppare l’epatocarcinoma, e sono stati in grado di individuare il tumore in fase iniziale in 4 casi su 5 del gruppo.
Pur suggerendo la necessità di effettuare nuovi studi, la nuova biopsia liquida per il tumore del fegato è un prezioso strumento per rilevare anche altre forme in parti del corpo difficili da raggiungere.