Focus 01 Luglio 2022

Come avviene il rinnovamento fisiologico del fegato negli adulti

Il rinnovamento fisiologico del fegato non viene condizionato dall’età del paziente, sia esso anziano o giovane. Uno studio tedesco pubblicato sulla rivista Cell Systems, infatti, utilizzando una tecnica nota come “datazione retrospettiva al radiocarbonio” ha permesso di dimostrare che l’età media non influenza il processo di rigenerazione epatica.

Il ruolo essenziale del fegato sta nella sua capacità di eliminare le tossine dal nostro corpo. Poiché ha costantemente a che fare con sostanze tossiche, è probabile che venga regolarmente danneggiato e, per riparare a questa eventualità, la caratteristica che lo rende unico rispetto agli altri organi consiste proprio nel potersi rigenerare. Un team interdisciplinare ha analizzato i fegati di pazienti deceduti che avevano un’età compresa tra i 20 e gli 84 anni: è emerso che le cellule epatiche avevano praticamente tutte la stessa età. L’adeguamento della massa epatica alle esigenze dell’organismo è strettamente regolato dalla costante sostituzione delle cellule stesse e questo processo si mantiene anche nelle persone anziane. Il continuo ricambio epatocellulare è importante per vari aspetti della rigenerazione del fegato e della formazione del cancro.

Tuttavia, non tutte le cellule del nostro organo sono così giovani. Una frazione può vivere fino a 10 anni prima di rinnovarsi e trasporta più DNA rispetto alle cellule tipiche. Il gruppo di ricercatori autori di questo studio è specializzato nella datazione retrospettiva delle nascite al radiocarbonio e utilizza questa tecnica per valutare l’età biologica dei tessuti umani. Il carbonio è un elemento chimico onnipresente e il radiocarbonio ne è uno dei vari tipi: si trova naturalmente nell’atmosfera, le piante lo incorporano attraverso la fotosintesi, come il carbonio tipico, e lo trasmettono agli animali e agli esseri umani. Il radiocarbonio è debolmente radioattivo e instabile. Queste caratteristiche vengono sfruttate in archeologia per determinare l’età di campioni antichi.

Gli esperimenti nucleari in superficie condotti negli anni Cinquanta hanno introdotto massicce quantità di radiocarbonio nell’atmosfera, nelle piante e negli animali. Di conseguenza, le cellule formatesi in questo periodo presentano quantità più elevate di radiocarbonio nel DNA.

La datazione retrospettiva delle nascite al radiocarbonio ha permesso ai ricercatori non solo di capire come avviene il rinnovamento fisiologico del fegato, ma anche di dimostrare che la formazione di nuove cellule cerebrali e cardiache non è limitata al periodo prenatale, ma continua per tutta la vita. Attualmente, il gruppo sta studiando se le nuove cellule del muscolo cardiaco umano possono ancora essere generate nelle persone affette da malattie cardiache croniche.