Focus 30 Luglio 2021

Il fegato aiuta a capire il legame tra obesità e diabete

Se qualcuno vi avesse detto che il fegato aiuta a capire il legame tra obesità e diabete ci avreste mai creduto? Ebbene, secondo uno studio statunitense pubblicato su Cell Reports sarebbe proprio l’organo la chiave per sviluppare nuovi trattamenti.

In base a quanto emerso dalla ricerca, il grasso presente favorirebbe la resistenza all’insulina, ma inibendo un enzima del fegato la sensibilità verrebbe ripristinata. I ricercatori sono partiti da due fattori ben conosciuti: l’obesità è una delle condizioni che generano il diabete di tipo 2 e il livello di lipidi nel fegato cresce insieme al peso della persona. La proporzione è piuttosto semplice: in base a quanto grasso epatico c’è, così è il rischio di sviluppare il diabete. Lo studio ha permesso di bloccare a monte lo sviluppo del diabete di tipo 2 nelle persone che ne soffrono, ma capiamo in che modo.

Il team di studiosi ha iniziato il percorso cercando di individuare il meccanismo con il quale il grasso del fegato agevolerebbe la resistenza all’insulina. Il lavoro si è concentrato sull’analisi dei neurotrasmettitori rilasciati dal fegato per capire se il modo in cui l’organo dialoga con il cervello influenza i cambiamenti metabolici correlati all’obesità. L’esame sui topi ha permesso di stabilire che il grasso del fegato aumenta il rilascio di GABA (l’Acido gamma-aminobutirrico), da cui dipende la regolazione dell’eccitabilità neuronale all’interno del sistema nervoso. Il suo ruolo è quello di ridurre l’attività dei nervi nell’organismo. Il GABA nel fegato è prodotto dall’enzima GABA-transaminasi: quando la produzione di GABA è eccessiva, si riduce l’attività dei nervi che dal fegato stesso vanno al cervello. Il sistema nervoso intuisce il cambiamento e produce segnali che influenzano l’omeostasi del glucosio.

Nei topi con diabete di tipo 2, nel momento in cui veniva inibita l’attività di GABA-transaminasi con conseguente riduzione della produzione del neurotrasmettitore GABA, la sensibilità all’insulina tornava nei parametri normali. Questa inibizione, tra l’altro, abbassando la sensazione di appetito nei topi generava anche una forte perdita di peso.

Il fegato aiuta a capire il legame tra obesità e diabete, insomma. I dati delle persone obese supportano l’idea che la produzione e il trasporto epatico di GABA siano associati all’insulina sierica, alla valutazione del modello omeostatico per la resistenza all’insulina (HOMA-IR), al diabete di tipo 2 e all’IMC. I risultati di questo studio supportano un ruolo chiave per la produzione di GABA degli epatociti nella glucoregolazione disfunzionale e nel comportamento alimentare associati all’obesità.