Focus 20 Ottobre 2022

Dal pre al post trapianto, la funzionalità del fegato può superare i 100 anni

Lo avreste mai detto che la funzionalità del fegato può superare i 100 anni? Ebbene, uno studio condotto dai ricercatori della University of Texas Southwestern Medical Center di Dallas e della TransMedics di Andover, nel Massachusetts, dice proprio questo: esiste un piccolo, ma crescente, sottogruppo di fegati trapiantati che hanno un’età cumulativa di oltre 100 anni.

L’obiettivo di questo studio era analizzare gli organi per identificare le caratteristiche che determinano la loro resistenza, aprendo la strada alla possibilità di un uso più esteso dei donatori di fegato anziani. I ricercatori hanno utilizzato lo STARfile della United Network for Organ Sharing (UNOS) per individuare i fegati che avevano un’età cumulativa (età iniziale totale al momento del trapianto più sopravvivenza post-trapianto) di almeno 100 anni. Dall’analisi è emerso che dei 253.406 fegati trapiantati tra il 1990 e il 2022, 25 soddisfacevano i criteri per essere “centurioni”, vale a dire quelli con un’età cumulativa superiore a 100 anni.

A finire sotto esame è stata la sopravvivenza prima del trapianto, in pratica l’età del donatore, e la durata della sopravvivenza del fegato nel ricevente. Sono stati stratificati questi fegati straordinari con una sopravvivenza di oltre 100 anni e identificati i fattori del donatore, del ricevente e del trapianto coinvolti nella creazione di questa combinazione unica in cui il fegato è stato in grado di vivere fino a 100 anni. I ricercatori hanno concluso che i fegati dei centurioni provenivano da donatori anziani, la cui età media dei donatori era significativamente più alta: 84,7 anni rispetto ai 38,5 anni dei trapianti di fegato non centuriati. In particolare, i donatori del gruppo centurion avevano una minore incidenza di diabete e un minor numero di infezioni da donatore.

Inoltre, i ricercatori hanno osservato che i donatori di fegato centurioni avevano transaminasi più basse, che sono enzimi che svolgono un ruolo chiave nel fegato, e che transaminasi elevate possono causare problemi nel trapianto di fegato. In passato si tendeva a evitare di utilizzare fegati di donatori anziani, ma se si riuscisse a capire cosa c’è di speciale in questi donatori, si potrebbe ottenere un maggior numero di fegati disponibili per il trapianto e avere buoni risultati.

Al 22 settembre 2022 erano 11.113 i pazienti in lista d’attesa per un trapianto di fegato. Se è vero che la funzionalità del fegato può superare i 100 anni, utilizzare più spesso donatori anziani potrebbe ampliare il pool di organi disponibili.