Focus 09 Novembre 2020

Promuovere la donazione, al via la campagna della Regione Emilia Romagna “La vita dentro la vita”

Sensibilizzare la popolazione sul valore della donazione e mantenere alta l’attenzione sull’importanza di spingere più persone possibili a compiere questo gesto di generosità. È l’obiettivo con cui, da lunedì 9 novembre, ha preso il via  “La vita dentro la vita- Diventa donatore: decidi ora”, la campagna di comunicazione del servizio sanitario della Regione Emilia Romagna. Un’iniziativa che, per centrare l’obiettivo, ha scelto un’immagine particolare quella di un viso che ci guarda dritto negli occhi ma che poi, a ben guardare, lascia capire che si tratta di più visi a comporne uno solo, metafora del potere vitale del dono degli organi.

La locandina della campagna lanciata dalla Regione Emilia Romagna

Proprio il sostegno all’attività trapiantologia è al centro del finanziamento contenuto nella delibera approvata nei giorni scorsi dalla Giunta: 11 milioni e 700mila euro per l’anno in corso, questa la somma stanziata, insieme al programma degli interventi concordati con le Aziende sanitarie per il potenziamento e il coordinamento delle attività di prelievo e trapianto di organi e tessuti. Nel 2020 (alla data del 31 ottobre) in Emilia-Romagna i potenziali donatori segnalati dalle sedi donative sono stati 180, 119 quelli utilizzati (nello stesso periodo nel 2019 erano state 231 le segnalazioni e 162 i donatori utilizzati). I trapianti sono 318 (erano 379 nei primi 10 mesi del 2019) e ad oggi sono in lista di attesa per trapianto 1.102 pazienti: 64 per il cuore cuore, 809 per il rene, 189 per il fegato, 33 per il polmone, 5 per il pancreas e 2 per l’intestino. La percentuale dei trapianti eseguiti su residenti fuori regione è del 37%.

Sono 21, da Piacenza a Rimini, gli ospedali incaricati della segnalazione di donatori di organi e tessuti, per attività di trapianto per rene, rene-pancreas, cuore, fegato, polmone, intestino e multiviscerale: gli interventi vengono effettuati nelle Aziende ospedaliero – universitarie di Parma, Modena e Bologna.

Un’attività sanitaria ad alta valenza sociale, che ogni anno permette di salvare vite e di dare nuove speranze a tanti pazienti, sia emiliano-romagnoli (il 75% della popolazione residente, al momento del rinnovo della carta d’identità, esprime il consenso alla donazione degli organi) che non, visto che la regione mantiene una forte attrattività a livello nazionale, con oltre un paziente su tre che arriva da fuori.

Ecco quindi il perché dell’aver dato vita a una campagna che, attraverso locandine, video e messaggi social, punta a informare sempre più i cittadini su quante possibilità ci siano per comunicare la propria volontà di diventare donatori.