Focus 24 Novembre 2020

Trapianti pediatrici, nella prima metà dell’anno sono stati 60. Ma 222 bambini sono ancora in attesa

Ammontano a 60 i trapianti pediatrici effettuati nella prima metà del 2020, ma 222 bambini sono ancora in lista d’attesa per un nuovo organo. Sono alcuni dei numeri che il Centro nazionale trapianti ha presentato nei giorni scorsi in occasione della Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza. Numeri che confermano come l’attività trapiantologica abbia tenuto nonostante gli effetti della pandemia.

Reni e fegato sono stati gli organi più trapiantati nel corso dell’anno, seguiti da cuore e polmone. Nel 23% dei casi il ricevente aveva meno di 2 anni, nel 18% ne aveva tra 2 e 6, nel 17% tra 6 e 11 mentre il 42% dei trapiantati aveva più di 11 anni. Sul fronte delle donazioni, invece, nel primo semestre 2020 sono stati 17 i minori deceduti in rianimazione le cui famiglie hanno acconsentito al prelievo dei loro organi: in 8 casi si è trattato di bambini con meno di 6 anni.

Resta stabile l’andamento delle liste d’attesa: ad oggi i pazienti registrati sono 222 (erano 218 il 1 gennaio 2020, 222 nel 2018): 7 hanno meno di 2 anni (aspettano tutti un fegato), 51 tra 2 e 6 anni, 32 tra 7 e 10 e 132 più di 11 anni. Gli iscritti alla lista d’attesa del rene sono quasi la metà del totale (47%), seguono i bambini in attesa di un cuore nuovo (25%), di un fegato (23%) e di polmoni (5%). Nel primo semestre 2020 l’indice di soddisfacimento complessivo delle liste d’attesa (ovvero il numero di pazienti trapiantati rispetto a quelli iscritti a inizio anno) è stato del 27,5%: più alto per i bambini che aspettano un fegato (42%), più basso per la lista del cuore (15%), più o meno in linea per gli altri organi (rene 22%, polmone 25%).

L’ospedale Bambino Gesù di Roma e il Papa Giovanni XXIII di Bergamo si confermano i due principali centri pediatrici italiani, basti pensare che la metà degli interventi effettuati nella prima metà dell’anno è avvenuta nelle due strutture. Il Bambino Gesù ha effettuato in assoluto il maggior numero di trapianti di cuore in Italia (5), mentre Bergamo è prima per numero di trapianti di fegato (11). Il centro trapianti di rene più attivo a livello è invece quello del San Martino di Genova (8 interventi tra gennaio e giugno 2020).

“Quelli pediatrici rappresentano meno del 5% di tutti i trapianti eseguiti ogni anno in Italia – spiega il direttore del Centro nazionale trapianti, Massimo Cardillo – ma rappresentano una parte fondamentale dell’attività della nostra Rete per la complessità e la delicatezza anche etica di questo tipo di situazioni, sia per i minori ammalati e le loro famiglie, sia per quei genitori che davanti alla tragedia della morte di un figlio scelgono di dire  alla donazione degli organi. Purtroppo sono ancora troppi i bambini e i ragazzi che sono in attesa di essere curati e per questo è sempre fondamentale ricordare l’importanza della donazione, a qualunque età: nel caso del fegato, ad esempio, anche un donatore adulto può salvare la vita di un bambino, perché è possibile utilizzare un segmento dell’organo per un trapianto pediatrico lasciando la parte principale ad un altro ricevente”.