Focus 18 Ottobre 2022

Cos’è la procedura TIPS, come si effettua e chi vi ricorre

Il nome completo è Shunt portosistemico intraepatico transgiugulare, meglio conosciuto come procedura TIPS. Si tratta di un metodo di trattamento che viene utilizzato per ridurre l’ipertensione portale, vale a dire l’eccessiva pressione nella vena porta.

Questa vena è responsabile del trasporto del sangue dall’addome al fegato: la pressione, se troppo elevata, può provocare un’emorragia significativa e un accumulo di liquidi nell’addome, noto come ascite. La procedura TIPS, in tre fasi, prevede la creazione di uno shunt tra la vena porta e la vena epatica mediante l’inserimento di uno stent. Ecco il dettaglio:

  • Shunt: un sistema per reindirizzare correttamente il flusso;
  • Vena portale: la vena che trasporta il sangue dal sistema gastrointestinale, dalla cistifellea, dal pancreas e dalla milza verso il fegato.
  • Vena epatica: le vene (di solito tre) che riportano il sangue non ossigenato dal fegato al cuore.

Ad eseguire la procedura sarà il radiologo interventista che utilizzerà una guida a raggi X per posizionare lo shunt.

I pazienti che si sottopongono a questo intervento sono generalmente affetti da patologie che possono essere da moderate a gravi. Alcune di queste sono:

  • Sindrome di Budd-Chiari: una malattia rara che influisce sulla capacità del sangue di lasciare il fegato, causando una significativa ipertensione portale;
  • Sindrome epatopolmonare: si verifica nelle persone con una malattia epatica significativa e che compromette la capacità dei polmoni di funzionare bene;
  • Sindrome epatorenale: condizione in cui una persona subisce un’insufficienza epatica significativa che influisce anche sul funzionamento dei reni.
  • Gastropatia da ipertensione portale: sanguinamento dello stomaco e della mucosa gastrica dovuto all’ipertensione portale;
  • Ascite refrattaria: grave gonfiore dell’addome (l’ascite, appunto) che non risponde ai trattamenti tradizionali;
  • Idrotorace epatico refrattario: grave versamento pleurico (accumulo di liquido all’esterno dei polmoni) dovuto a una grave malattia epatica;
  • Emorragia varicale: condizione che provoca un’abbondante emorragia delle vene dell’esofago o dello stomaco.

Come si può intuire da queste indicazioni, il fegato è un importante ricevitore e trasportatore di sangue nell’organismo. Quando non funziona bene, le ripercussioni su più sistemi di organi possono provocare sintomi che diventano indicatori per la procedura TIPS. Di solito i medici la eseguono dopo il fallimento di altri trattamenti di prima linea. Ad esempio, si può cercare di ridurre l’ascite drenando il fluido in eccesso o il fluido varicoso bendando o arrestando l’emorragia nell’esofago. Se questi tentativi falliscono, il medico può consigliare la procedura TIPS.