Scoperto un nuovo virus che colpisce il fegato e i reni
Un nuovo virus che colpisce il fegato e i reni. È quanto è stato individuato da un team di ricercatori cinesi e descritto in uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine. Si chiama Langya e appartiene al genere henipavirus: è una tipologia di virus a Rna a singolo filamento che fa parte della famiglia paramyxovirus. Può provocare gravi malattie sia negli animali che nell’uomo e in base ai dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) genera tassi di mortalità che oscillano tra il 40 e il 75%. Tanto per fare un paragone recente, molto più del coronavirus.
L’infezione, che proverrebbe dal toporagno, dà vita a sintomi come febbre, tosse e affaticamento, ma soprattutto mette a repentaglio la funzionalità epatica e quella renale. Non esiste al momento una procedura efficace di intervento, alla pari di un vaccino, per questo virus che colpisce il fegato: l’unica strada percorribile è quella della gestione delle complicanze.
Lo studio si è concentrato su 35 persone che hanno contratto Langya, anche se non è ancora chiaro se l’origine dell’infezione sia il contatto animale-uomo o uomo-uomo. L’henipavirus è una delle zoonosi emergenti nella regione Asia-Pacifico: già in precedenza, infatti, sono stati individuati casi come Hendra (HeV) e Nipah (NiV), che possono infettare gli esseri umani e che trovano nei pipistrelli il loro ospite naturale. In base ai tassi di mortalità citati in precedenza, per l’OMS gli henipavirus sono classificati con un livello di biosicurezza 4.