Focus 09 Febbraio 2022

Una macchina per la donazione multiorgano a cuore fermo

Una nuova macchina per effettuare la donazione multiorgano a cuore fermo. È ciò che, attraverso una raccolta fondi, la Fondazione Grade Onlus, l’Associazione Lodini e Aido Reggio Emilia vogliono consegnare al reparto di Rianimazione dell’ospedale Santa Maria Nuova.

Lo strumento di riperfusione regionale normotermica (ECMO), che ha un valore di 140mila euro, permette di mantenere la circolazione e l’ossigenazione necessaria in fegato e reni anche dopo l’arresto cardiaco del paziente. Il flusso sanguigno all’interno del corpo, infatti, rimane costante grazie a una pompa che sopperisce all’inattività cardiaca. Il vantaggio di questa tecnica è prima di tutto quello di riuscire a ridurre le liste d’attesa, ma anche aumentare il numero dei trapianti e la qualità degli organi stessi: una dimostrazione tangibile di quanto la ricerca sia progredita nel corso del tempo, visto che solo fino a pochi anni fa sarebbe stato impensabile anche solo immaginare un intervento di donazione multiorgano a cuore fermo.

L’Emilia Romagna si conferma come un territorio all’avanguardia, con un aumento del 20% delle donazioni effettuate con tale procedura. Nel corso del 2021, in collaborazione con l’ECMO Team di Cesena, sempre a Reggio Emilia sono state effettuate quattro donazioni multiorgano a cuore fermo e una a Guastalla: tutto ciò ha permesso di recuperare 4 fegati, 4 reni, 8 cornee, un prelievo di cute, uno di ossa e un altro di cuore. Tutti sono poi stati impiantati in altrettanti pazienti.