Focus 03 Novembre 2022

Le complicanze della cirrosi epatica nei pazienti anziani

Uno studio per trattare le complicanze della cirrosi epatica nei pazienti anziani. È quello che sta coordinando il Policlinico di Modena e che è stato pubblicato sulla rivista Hepatology.

Sono state 826 le persone coinvolte e sulle quali si è intervenuti con la procedura TIPS, un metodo di trattamento utilizzato per ridurre l’ipertensione portale, vale a dire l’eccessiva pressione nella vena porta. L’arruolamento, oltre all’AOU di Modena, ha coinvolto l’AOU Careggi di Firenze (centro co-coordinatore), l’AOU di Padova, l’Università Sapienza di Roma, l’IRCSS ISMETT e l’AOU Policlinico di Palermo. I risultati della ricerca hanno mostrato che l’impianto di TIPS consente di controllare le complicanze della cirrosi epatica nei pazienti anziani come: 

  • sanguinamento da varici dell’esofago e dello stomaco;
  • formazione di ascite;
  • trombosi della vena principale del fegato o vena porta.
Il prof. Filippo Schepis e il dott. Cristian Caporali

Inoltre garantisce un vantaggio di sopravvivenza simile a quello dei soggetti più giovani se i pazienti sono adeguatamente selezionati. “Uno degli aspetti fondamentali per ottenere un prolungamento della sopravvivenza dei pazienti sottoposti a TIPS – ha spiegato il prof. Filippo Schepis, responsabile della Struttura Semplice Diagnosi dell’ipertensione portale e trattamento delle sue complicanze afferente alla SC di Gastroenterologia – è la buona selezione dei pazienti stessi. Un fattore negativo è sempre stata considerata l’età avanzata. Negli studi pubblicati e nella maggioranza dei centri al mondo, l’età media dei pazienti che accedono a TIPS è di circa 57 anni e mai supera i 70. Questa età, se non in casi selezionati, è anche quella oltre la quale il paziente con malattia avanzata di fegato e presenza di ascite non può accedere al trapianto di fegato. Da questo contesto è nata l’idea di testare il posizionamento di TIPS in pazienti over 70 al fine di identificare le caratteristiche basali del paziente anziano che predicano l’efficacia della procedura in termini di incremento della sopravvivenza”.

Dallo studio è emerso un algoritmo basato sui livelli sanguigni di sodio e di creatinina, entrambi indicatori della compromissione cardiocircolatoria del paziente, sufficientemente affidabile per selezionare i migliori candidati anziani a TIPS.

“Un altro dato importante dello studio è la conferma che il posizionamento di TIPS di piccolo calibro protegge dall’insorgenza di una complicanza post-TIPS che si chiama encefalopatia epatica – ha aggiunto Il dott. Cristian Caporali, co-coordinatore del TIPS Team e Responsabile della SSD di radiologia interventistica che afferisce al Dipartimento di Radiologia diretto dal prof. Pietro Torricelli – Questa modalità di posizionamento del TIPS è nata a Modena grazie all’interazione di noi radiologi interventisti con gli epatologi emodinamisti allievi del Prof. Filippo Schepis”.

Questo studio – ha ricordato il prof. Fabrizio di Benedetto, Direttore della Chirurgia Oncologica Epato-bilio-pancreatica e Chirurgia dei Trapianti di fegato – amplia l’indicazione al posizionamento di TIPS alla popolazione di pazienti cirrotici oltre i 70 anni e contribuirà all’estensione anche a pazienti con severa ipertensione portale da sottoporre a resezione di tumori addominali. Questa indicazione ha lo scopo di abbattere la pressione sanguigna nella vena porta e nei suoi vasi afferenti dagli organi addominali e quindi facilitare, grazie al minor sanguinamento, l’intervento chirurgico e la sua esecuzione con tecnica mininvasiva. Tra i vari casi esemplificativi da noi trattati con tale strategia, mi piace citare quello di una donna con cirrosi e ipertensione portale associate ad un tumore maligno della coda del pancreas. Nello stesso ricovero, la paziente è stata decompressa mediante posizionamento di TIPS, operata con tecnica robotica e dimessa tre giorni dopo l’intervento”.

Nella foto in alto, da sinistra a destra: dott. Davide Felaco, dott. Federico Casari, dott. Cristian Caporali, Prof. Filippo Schepis, dott. Nicola De Maria, dott. Marcello Bianchini, dott.ssa Federica Indulti, dott. Dario Saltini.