
È riuscito il primo trapianto di fegato rigenerato fuori dal corpo
L’organo è stato conservato per tre giorni in uno speciale macchinario per poi venire impiantato su un paziente terminale. A un anno di distanza non ci sono sintomi di rigetto
L’organo è stato conservato per tre giorni in uno speciale macchinario per poi venire impiantato su un paziente terminale. A un anno di distanza non ci sono sintomi di rigetto
Al Policlinico è stata utilizzata la macchina che contribuisce a ridurre il rischio di rigetto e ad aumentare l’individuazione di organi compatibili
All’università di Udine viene utilizzato il “verde di indocianina – ICG” per monitorare la funzionalità epatica pre e post innesto
Alla base di questa tendenza, c’è l’introduzione del trattamento antivirale ad azione diretta (DAA) proprio per l’HCV
La sperimentazione punta ad allargare l’applicabilità del trapianto a molte più persone, evitando il ricorso alle terapie immunosoppressive per contrastare il rigetto. Autorizzata nel 2020, avrà una durata di due anni
Dalla ricerca, a cui ha partecipato il CNT, è emerso anche che gli individui del gruppo sanguigno A sono più rischio di contrarre il virus. Cardillo: “Un tassello significativo alla lotta globale contro la pandemia”
Si chiama rigetto. È la condizione che si verifica quando, al momento dell’avvenuto trapianto, il sistema immunitario del ricevente riconosce come estraneo l’organo o il tessuto trapiantato