L’importanza di una corretta alimentazione dopo il trapianto di fegato
Assumere cibi a bassa carica batterica è strategico in particolare nei primi tre mesi dall’intervento
Assumere cibi a bassa carica batterica è strategico in particolare nei primi tre mesi dall’intervento
Alla base di questa tendenza, c’è l’introduzione del trattamento antivirale ad azione diretta (DAA) proprio per l’HCV
Secondo uno studio canadese, i pazienti con cirrosi, durante la pandemia, si sono dovuti adattare a cure cliniche virtuali e a visite ridotte
La cura non prevede interventi, ma l’inoculazione di un virus innocuo, svuotato del suo corredo genetico e sostituito con il gene da correggere
La copia tridimensionale dell’organo del donatore è stata stampato con un gel biosimilare che mima la consistenza dei tessuti biologici
L’abuso di APAP può causare problemi epatici, ma mancano terapie efficaci per il trattamento dell’avvelenamento oltre le 8 ore dall’assunzione
È il risultato di uno studio australiano su circa 500mila partecipanti di età compresa tra i 40 e i 69 anni, per un periodo medio di 10,5 anni
Le persone che bevono caffè sono meno soggette a sviluppare epatopatia cronica (CLD). È quanto emerge da uno studio basato sui dati dellaUKBiobank, a cura dell’università di Southampton, e pubblicato nei giorni scorsi su BMC Public Health. La ricerca, su 348.818 consumatori abituali di caffè e 109.767 soggetti che non lo assumevano, ha analizzato…
Numeri ufficiali dell’NHS, il Sistema Sanitario Nazionale del Regno Unito, indicano che fino a un terzo di chi vive in UK riporta fasi iniziali della patologia, il che significa che vi sono tracce di grasso nel fegato
Secondo lo studio della Johns Hopkins University of Medicine, i titoli anticorpali sono aumentati dopo la terza dose in un terzo dei pazienti che avevano titoli negativi e in coloro che avevano titoli bassi positivi
La sperimentazione punta ad allargare l’applicabilità del trapianto a molte più persone, evitando il ricorso alle terapie immunosoppressive per contrastare il rigetto. Autorizzata nel 2020, avrà una durata di due anni
Nella struttura palermitana avviene il 30% degli interventi di tutta la Sicilia. Oltre mille le resezioni epatiche effettuate nell’ultimo triennio, con un tasso di mortalità a 30 giorni dall’intervento dello 0,63%
Il Report 2020 pubblicato dal CNT presenta numeri incoraggianti per la chirurgia epatica. Stesso discorso per le procedure con donatore vivente sia negli interventi su pazienti pediatrici che adulti
Oltre 10 anni fa all’uomo era stata diagnosticata una steatosi epatica non alcolica che, con il tempo, lo aveva portato fino all’insufficienza epatica. Il lobo del fegato donato dal nipote gli ha salvato la vita
Ben 250 trapianti sono stati effettuati negli ultimi quattro anni. Sette, in dodici mesi, gli interventi da donatore vivente. Al reparto diretto dal professor Di Benedetto anche la certificazione ISO 9001:2015
Nei giorni scorsi il risultato della collaborazione tra gli ospedali di Carpi e Baggiovara e il policlinico di Modena. Il frutto di una collaborazione provinciale e regionale a vantaggio dei pazienti in lista d’attesa
Il percorso del 56enne di Las Vegas inizia nel 2016 quando, a seguito di un ictus, assume farmaci tra cui due non compatibili con il fegato. Dopo la cirrosi, effetto della NASH, la chiamata per il nuovo organo
Si chiama inositolo polifosfato-4-fosfatasi di tipo II B (INPP4B). È una proteina che, in base a quanto emerso da uno studio condotto dal Biomolecular Sciences Institute dell’università internazionale della Florida e pubblicato su Nature Communications Biology, proteggerebbe i topi obesi e le persone dallo sviluppo di steatosi epatica, diabete di tipo…
Obiettivo della ricerca è stato quello di condurre una revisione sistematica per valutare gli esiti della gravidanza post trapianto alla luce del crescente numero di interventi nelle donne in età riproduttiva
L’iniziativa è rivolta principalmente a carcerati e tossicodipendenti e punta a individuare persone a cui sia possibile prescrivere la terapia anche a distanza. Un modo per contribuire a individuare il “sommerso”